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Truffa del nipote malato di covid, le portano via anche la fede nunziale

Due giovani sono stati arrestati dai carabinieri in flagranza di reato. I militari hanno deciso di pedinare l'auto dei due e i loro sospetti hanno trovato riscontro qualche ora più tardi

Ancora truffe a Genova, sfruttando l'emergenza sanitaria. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Genova hanno arrestato in flagranza per truffa aggravata in concorso un cittadino di origine tedesca e il suo complice polacco, che avevano poco prima messo a segno un raggiro ai danni di un'anziana donna genovese.

Insospettiti dalla presenza di un'auto con targhe estere e dall'atteggiamento ambiguo dei due giovani stranieri a bordo, i carabinieri hanno deciso di pedinarli per l'intera giornata. I due hanno vagato a lungo per le vie cittadine, senza una meta precisa, poi, intorno alle 17, hanno raggiunto l'abitazione della loro vittima.

I militari li hanno osservati a distanza ed hanno notato che uno dei ragazzi si avvicinava a un condominio, cedeva il proprio telefono a un'anziana donna, poi la malcapitata gli consegnava un sacchetto. Il truffatore, raggiunto il suo obiettivo, era pronto per far perdere le proprie tracce, ma in quell'istante è scattato il blitz.

I carabinieri in borghese hanno fermato i due, proprio mentre il complice, rimasto alla guida dell'auto, cercava di allontanarsi. In tasca il truffatore aveva ancora un sacchetto contenente circa mezzo chilogrammo di preziosi. La donna aveva ceduto anche la fede del defunto marito pur di aiutare il 'finto nipote malato di covid', bisognoso di cure molto costose. Non pago l'uomo le aveva fatto sfilare dall'anulare anche la sua fede, dall'enorme valore affettivo.

Dopo aver fermato i due malviventi, i carabinieri hanno raggiunto l'anziana signora, che solo in quell'istante si è resa conto della truffa. Uno dei due l'aveva contattata al telefono e, fingendo di essere un nipote malato, che aveva bisogno di tanti soldi per acquistare i farmaci, le aveva chiesto di consegnare tutto il denaro e i gioielli, frutto di anni di sacrifici.

I due sono stati arrestati e condotti in carcere a Marassi. La donna, dopo aver presentato denuncia e raccontato i fatti, ha riconosciuto i propri gioielli, ricordo di una vita, che le saranno riconsegnati nei prossimi giorni.

L'arresto si aggiunge a altro analogo episodio avvenuto ad agosto, quando sempre i carabinieri del Nucleo Investigativo hanno arrestato una trentenne polacca, che si era presentata come operatrice sanitaria a una 87enne genovese, facendosi consegnare 350 grammi di oggetti in oro, sempre con la scusa del parente che aveva necessità di costose cure. La truffatrice aveva meso a segno anche un'altra truffa la mattina precedente, colpendo un'altra anziana donna che le aveva consegnato 4.500 euro e vari gioielli. Il denaro e i gioielli sono stati già restituiti alle vittime, che hanno ringraziato, commosse, i carabinieri.

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