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Toti si tiene stretta la delega alla Sanità, ma in consiglio passa la revisione del piano vaccinale

Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno che impegna la giunta a una Revisione del Piano di vaccinazione regionale anti covid

Nel pomeriggio di lunedì 22 marzo 2021 è ripreso il dibattito nell'ambito della seduta straordinaria del consiglio regionale sulla campagna vaccinale. Molti i temi trattati, fra questi anche l'ipotesi di adottare un patentino covid-free.

L'intervento del governatore in aula

Nel corso del dibattito il presidente della giunta regionale Giovanni Toti, con delega alla Sanità, ha replicato ai consiglieri di minoranza, escludendo di voler attribuire ad altri la delega alla Sanità e ha invitato i consiglieri a ritirare gli ordini del giorno che chiedevano di allargare le categorie con vaccinazione prioritaria in quanto non sono coerenti con il piano varato il 12 marzo scorso dal Commissario nazionale all'emergenza sanitaria Figliolo.

«Condivido il fatto che ormai da qualche mese, dopo la partenza della campagna vaccinale, fosse opportuno un confronto con il Consiglio e credo che quella di oggi sarebbe stata una buona occasione per ascoltare alcune proposte operative su quanto si poteva migliorare, anche a livello di Regione Liguria».

Il presidente ha aggiunto: «c'erano molte cose che avremmo potuto approfondire, ma all'inizio della discussione ho visto un approccio un po' propagandistico, che pure ci sta nella dialettica politica ma non credo che ricalchi lo spirito di questa campagna vaccinale, che rappresenta uno sforzo collettivo anche livello nazionale».

Il presidente ha contestato alcuni dei dati forniti dai consiglieri di minoranza sulla campagna vaccinale: «Quando si parte dai numeri sbagliati, e talvolta addirittura falsi o parziali a scopo di propaganda politica, non si imbocca il cammino del confronto e della sintesi. Ho sentito - ha detto - numeri e fatti che non rispondo al vero e mi spiace perché non si é colto lo spirito vero di questa seduta».

Toti ha, dunque, ricordato nel dettaglio i risultati raggiunti in Liguria nella somministrazione di vaccini 'freeze' (Pfizer e Moderna) e l'alto numero di residenti e non residenti vaccinati, lamentando che la discussione non abbia insistito su alcuni aspetti, e ha citato, fra gli altri, la collaborazione ottenuta dalla Regione coi medici di medicina generale e ha ribadito che il sistema di tracciamento ligure ha ottenuto la piena approvazione dagli organismi nazionali.

«Il sistema della prenotazione - ha specificato - può essere risultato farraginoso, comunque è stato l'unico in tutto il Paese che non si è incriccato». Il presidente ha, quindi, ricordato che alcuni accordi nazionali, come quello con i medici di medicina generale, era già stato anticipato a livello regionale così come è stato realizzato per primo in Liguria l'accordo per coinvolgere nella campagna di vaccinazione anche la sanità privata.

Il presidente, inoltre, ha sottolineato che è partita dalla Liguria la proposta di uno scudo penale per chi effettua le vaccinazioni. «La Liguria, in un mare di regioni in fascia rossa, resta nella fascia arancione e con alcuni aspetti vicini al giallo. Invece oggi - ha rimarcato - ho sentito portare tutto in caciara». Toti ha ricordato che, per agevolare i più anziani, all'inizio è stato attivato un sistema di squadre di vaccinatori anche nei piccoli Comuni «in modo da assecondare una volontà del territorio e questo ci ha fatto perdere efficienza, che stiamo recuperando con la creazione di hub».

Il presidente avrebbe auspicato anche suggerimenti da parte dei consiglieri di minoranza da inviare al governo «invece si è scelta una strada diversa e, addirittura, trovo surreali le conclusioni del dibattito perché è la prima volta che sento da una minoranza la proposta di non dare la responsabilità a chi ha ottenuto il voto dai cittadini. Credo che una cosa simile non sia accaduta nella storia politica degli ultimi duemila anni. Ritengo, invece - ha concluso -, che i cittadini hanno dato il mandato a chi ha vinto le elezioni anche perché si sieda proprio sulla poltrona più scomoda che c'è in questo momento».

Revisione del Piano di vaccinazione regionale anti covid

Per quanto riguarda i documenti votati in aula, con 11 voti a favore (minoranza) e 17 contrari (maggioranza) è stata respinta la mozione 15, presentata da Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) e sottoscritta dai colleghi del gruppo, che impegna la giunta ad attivarsi per realizzare una sezione specifica e facilmente consultabile sul portale della Regione sull'andamento delle vaccinazioni anti covid, che renda pubblica l'informazione, in tempo reale, con i dati sui vaccini somministrati ai cittadini liguri, non solo rispetto al numero delle vaccinazioni effettuate, ma anche sulla distribuzione per categorie per fasce d'età professionali e per luoghi di somministrazione. Nel documento si rileva che l'Emilia Romagna dal 6 gennaio ha messo online, aggiornati in tempo reale il numero di vaccini anti-covid fatti, sul portale della Regione, in homepage e, nella sezione 'Salute', suddivisi per genere e classi d'età.

Inoltre il Consiglio regionale, con 18 voti contrari (maggioranza) e 11 favorevoli (minoranza), ha respinto l'ordine del giorno 244, presentato da Paolo Ugolini (Mov5Stelle) e sottoscritto dal collega del gruppo, che impegnava la giunta a porre rimedio al fatto che la Liguria si colloca sempre negli ultimi posti nella graduatoria pubblicata sul sito del Governo e, in particolare, risulta penultima nel rapporto fra il numero di dosi consegnate e dosi somministrate.

Tuttavia il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno 245, presentato da Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) e sottoscritto da tutto il gruppo, che impegna la giunta a una revisione del Piano regionale di vaccinazione, prevedendo anche scenari, sulla base delle dosi a disposizione, che individuino già luoghi e nuemro di personale necessario per aumentare la capacità di somministrazione; a rendere dialoganti fra loro le diverse banche dati di Comuni, Asl e agende di prenotazioni e, infine, a riprogrammare le prenotazioni sulla base dei indirizzi prioritari.

Infine il Consiglio ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno 246, presentato da Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) e sottoscritto da tutto il gruppo, che impegna la giunta a verificare nella revisione del Piano la possibilità tecnica di una serie di misure fra le quali il documento cita il potenziamento del servizio di vaccinazione, il rafforzamento della rete, implementare da parte delle farmacie la possibilità di richiedere per le persone con difficoltà motorie il trasporto sanitario, un accordo con Snpas, Cipa e Croce Rossa per supportare i presidi vaccinali con defibrillatori automatici esterni e ossigeno e, infine, a valutare l'utilizzo dei locali dei circoli ricreativi e culturali le cui attività sono momentaneamente sospese.

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