Test rapidi covid: dopo Commenda, Teglia e Cornigliano ambulatori anche a Struppa e Recco
La Regione punta sul "testare e tracciare" con centri per tamponi antigenici disseminati sul territorio, mentre il trattamento sarà sempre più affidato ai medici di famiglia
Saliranno a cinque nei prossimi giorni i centri per test rapidi sul coronavirus nel territorio della Città Metropolitana di Genova.
Dopo la Commenda, Teglia (drive through) e Villa Bombrini, a Cornigliano, è prevista l’apertura di due nuovi centri “walking trough”, cui si può cioè accedere a piedi, uno a Struppa per coprire la Valbisagno e uno a Recco per i cittadini del levante genovese.
Con l’apertura dei nuovi centri sale dunque la capacità della Regione di testare, soprattutto dopo che il Ministero della Salute ha stabilito che i test rapidi antigenici (i tamponi nasali che in una decina di minuti indicano se una persona è negativa o “non negativa” e in quel caso scatta la richiesta di tampone molecolare) sono strumenti diagnostici.
A Villa Bombrini in una sola giornata si è arrivati, intanto, a fare circa 1.500 tamponi rapidi, numeri superiori a quelli registrati alla Commenda: la Regione punta quindi su due delle "t" del sistema di contenimento, "testare" e di conseguenza "tracciare", anche se a oggi è stato più volte ribadito che è impossibile, alla luce del numero di contagi, risalire a cluster e focolati specifici. Soprattutto a Genova.
Resta poi il nodo dei ricoveri ospedalieri, che stanno mandando in affanno il sistema. Sulla terza "t" del metodo, il "trattamento", ci si affida invece ai medici di famiglia: Toti ha annunciato che il ruolo verrà potenziato, nei giorni a venire, con un protocollo che consentirà ai medici del territorio di fornire cure domiciliari prescrivendo farmaci, evitando così per quanto possibile di intasare pronto soccorso cittadini che, nei giorni scorsi, hanno subito un vero e proprio assalto.