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Coronavirus

Rischio saturazione delle terapie intensive, la replica del coordinatore regionale dell'emergenza

«La potenzialità delle terapie intensive della regione è di 250 posti letto, attivabili in modo proporzionale all’evoluzione della curva epidemica», ha spiegato Angelo Gratarola

Dopo l'allarme per le terapie intensive della Liguria se la curva dei contagi non dovesse calare, è arrivata la replica di Angelo Gratarola, coordinatore Diar emergenza-urgenza, che spiega come i posti totali disponibili siano 250, attivabili in base alle necessità.

«Quello lanciato dal Ministero e dall’Istituto superiore di Sanità (ISS) è un importante warning di pericolo che abbiamo naturalmente preso in considerazione e che scaturisce dalla proiezione della curva dei contagi in regione Liguria – commenta Gratarola -. Ad oggi, rispetto al mese di marzo-aprile, dove i posti letto di alta intensità hanno raggiunto i limiti della saturazione, assistiamo a un comportamento epidemico che insiste maggiormente nelle aree a media e bassa complessità. Ciò, comunque, evidenzia la necessità di disporre di una elevata numerosità di letti ospedalieri a media complessità e posti letti territoriali al fine di completare la fase clinica dopo la dimissione ospedaliera, terminata la fase acuta».

«La potenzialità delle terapie intensive della regione è di 250 posti letto, attivabili in modo proporzionale all’evoluzione della curva epidemica. Attualmente – conclude Gratarola - nonostante un’importante circolazione virale nel territorio ligure e una discreta numerosità di ricoveri ospedalieri, il numero di pazienti che necessitano di cure intensive si attesta ormai da settimane tra i 20-30 pazienti, nonostante due importanti cluster, quello di Spezia in fase di esaurimento e quello particolarmente attivo dell’area metropolitana genovese».

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