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Teatri, cinema e sale concerto, pressing per la riapertura: più pubblico e arene esterne

Il ministro della Cultura Dario Franceschini a colloquio con il Cts per discutere del riavvio delle attività legate al mondo dello spettacolo: le ipotesi sul tavolo

Teatri, cinema e sale da concerto guardano a maggio come al mese in cui sarà possibile finalmente riaprire, quantomeno in zona gialla. Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, sta però spingendo affinché vengano apportate modifiche al protocollo del Comitato Tecnico Scientifico per aumentare la presenza del pubblico.

Franceschini è partecipato lunedì pomeriggio a un tavolo con i referenti del Cts proprio per discutere del riavvio delle attività legate al mondo dello spettacolo. Nel corso del suo intervento, Franceschini ha presentato alcune proposte per consentire che la riapertura di teatri, cinema e sale da concerto, già prevista nelle zone gialle, possa avvenire con più pubblico, innalzando la soglia della capienza massima per le sale al chiuso dal 25 al 50% e da 400 a 1.000 spettatori, ovviamente a seconda delle dimensioni della sala stessa.

Franceschini ha inoltre proposto inoltre di consentire alle regioni di sperimentare in determinati luoghi all’aperto eventi con numero maggiore di spettatori, introducendo misure aggiuntive di sicurezza,  come già avvenuto in altri paesi europei. Resterà comunque obbligatoria - proprio come accaduto in altri paesi - la mascherina FFp2, mentre sembra esclusa l’obbligatorietà del tampone per partecipare agli eventi.

Il Comitato Tecnico Scientifico ha chiesto al ministro un documento di sintesi sul quale si esprimerà “in tempi rapidi per consentire al governo di deliberare quanto prima.

Ristoranti aperti a cena, pressing sul governo

L’attesa è in generale per l’intera road map delle riaperture, su cui il premier Draghi sta lavorando nel tentativo di accelerare se i dati dell’epidemia lo consentiranno e la curva si abbasserà ulteriormente.

L’altro nodo da sciogliere è infatti quello dei ristoranti, che attendono la zona gialla per poter riaprire almeno a pranzo ed effettuare servizio al tavolo nei dehor. Ancora in bilico invece l’ipotesi di riaprire anche per il servizio serale a stretto giro, anche se da parte dei ristoratori e delle associazioni di categoria aumenta la pressione soprattutto in vista della stagione estiva.

Va ricordato che a oggi, come stabilito dall'ultimo decreto legge di Draghi, la zona gialla è cancellata sino alla fine del mese, ma è consentito adottare ordinanza specifiche per le riaperture senza attendere la scadenza del provvedimento.

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