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Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus, Toti: "Garantire a chi si è vaccinato che non ci saranno nuove limitazioni"

È la richiesta avanzata dal presidente della Regione, Giovanni Toti, intervenuto in videoconferenza alla riunione della Conferenza delle Regioni

Le trattative tra i presidenti di Regione e l'esecutivo per contenere la quarta ondata di casi covid sono solo all'inizio, ma i governatori insistono per un "Green Pass rafforzato" o "Super Green Pass" di cui si parla ormai da giorni: sarebbe un lasciapassare che esclude i non vaccinati praticamente da tutti i luoghi delle attività ricreative come ristoranti, palestre, teatri e cinema e via dicendo, mentre i tamponi darebbero diritto al certificato per lavorare. Una decisione "forte", che sarà ben ponderata dal governo Draghi e che non è stata ancora presa.

Oggi la cabina di regia, poi toccherà al premier Mario Draghi a trattare con le forze di maggioranza e tirare le somme. Forse già domani. La regola del 2G anche in zona bianca sarebbe un bando totale dei No Vax da lunedì prossimo, ad eccezione dei luoghi di lavoro. Alternativa forse più realisitica è legare le restrizioni alla zona gialla (rendendola però più stringente) e arancione. Il governo si è detto disponibile ad avviare una riflessione sul "super green pass", con maggiori restrizioni per i non vaccinati. E ha condiviso la necessità di prendere subito decisioni. Si dovrebbe tenere domani, secondo quanto si apprende, un nuovo incontro tra Governo e Regioni sulle misure da mettere in campo per fronteggiare la quarta ondata. Il prossimo Cdm dovrebbe tenersi giovedì prossimo.

Il governo probabilmente, a meno di ripensamenti, imporrà solo in caso di zona gialla, arancione (e rossa) "una serie di restrizioni come la chiusura dei ristoranti alla sera oltre che cinema e teatri, in questo caso dobbiamo mettere in atto un sistema che dia la possibilità a chi si è vaccinato di poter continuare a usufruire di queste libertà" ha anticipato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a Rainews24. Ma non è detta l'ultima parola.  

La zona gialla per Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia da lunedì 29 novembre non sembra in discussione. Le altre Regioni che rischiano (ma più realisticamente il 6 dicembre) sono Marche, Liguria e Calabria. Intanto a stretto giro di posta saranno decisivi i dati di giovedì (sono quelli su cui si basa il monitoraggio Iss dal quale dipendono eventuali nuove ordinanze restrittive del ministero della Salute).

La posizione di Toti

"Ho appena chiesto al Governo, e con me la stragrande maggioranza dei presidenti, di garantire a chi si è vaccinato e corre molto meno rischi la certezza che non ci saranno nuove limitazioni. Per questo occorre diversificare le attività possibili a seconda che un cittadino abbia green pass da vaccino o da tampone. È infatti provato che a riempire i nostri ospedali e le nostre terapie intensive sono per la stragrande maggioranza persone non vaccinate". Così il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti intervenuto in videoconferenza alla riunione della Conferenza delle Regioni sulle misure restrittive per i non vaccinati. Presenti, insieme al presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia, anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Roberto Garofoli, i ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari Regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini.

Una riunione convocata "alla vigilia di una settimana che dovrà portare il Governo ad assumere decisioni fondamentali - spiega Toti - per contrastare il covid e garantire l'apertura del Paese a cittadini ed imprese nel prossimo futuro. Certamente - prosegue il governatore - non possiamo permetterci misure che riguardino interi territori, pena un'ondata che raffredderà tutte le aspettative economiche e sociali dei prossimi mesi, dagli ordinativi per il Natale alle prenotazioni per le vacanze fino alle assunzioni stagionali e, probabilmente, anche gli investimenti di medio periodo per la primavera prossima che in Liguria vengono pianificati in questo periodo".

Secondo Toti "bene quindi che, come pare, il Governo abbia già deciso di anticipare la terza dose a cinque mesi dall'ultima vaccinazione. Occorre anche renderla obbligarla per sanitari e Rsa e aumentare i controlli alle frontiere con i Paesi a maggiore circolazione. Mi auguro - conclude - che il Governo adotti entro le prossime ore tutte queste misure".

Campagna vaccinale in Liguria

In merito all'andamento della campagna vaccinale, "sono quasi 18mila le prenotazioni per le terze dosi effettuate in cinque ore dai liguri che appartengono alla fascia tra i 40 e i 59 anni - fa sapere Toti -. Un dato importante che ci conferma come anche la popolazione più giovane abbia capito l'importanza di sottoporsi alla terza dose, in un momento in cui i casi sono in aumento e i numeri testimoniano l'importanza della vaccinazione. Considerato il boom di prenotazioni, quelle di oggi ma anche quelle che si sono registrate nell'ultima settimana, abbiamo sbloccato tutte le agende quindi i tempi di attesa sono praticamente nulli, mentre ricordo che alla Sala Chiamata del Porto c'è sempre una corsia ad eccesso libero che consente di vaccinarsi senza prenotazione".

"Sono già più di 231mila - ha aggiunto il presidente Toti - le prenotazioni totali da quando a fine settembre è partita la campagna per le dosi booster mentre ad oggi sono 107.895 le dosi aggiuntive somministrate (31.150 solo nell'ultima settimana). Il trend rispetto alle ultime settimane è in netta crescita e questo ci permette di affrontare con maggior serenità una fase complicata della pandemia".

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