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Coronavirus

Scuole, Toti: «Assurdo riaprirle il 9 dicembre». Bassetti: «Non andavano chiuse»

Il presidente della Regione si dice contrario all’idea della ministra Azzolina di riaprire gli istituti prima di Natale. L’infettivologo genovese, sull’argomento, ha invece la visione opposta

Da un lato il presidente della Regione, Giovanni Toti, per cui aprire le scuole il 9 dicembre sarebbe «un’idea strampalata». Dall’altro l’infettivologo Matteo Bassetti, uno dei volti e delle voci (contestate su alcune dichiarazioni) della pandemia da coronavirus, per cui invece l scuole neppure dovevano essere chiuse.

Le due posizioni sono state prese nei giorni in cui si dibatte della riapertura delle scuole, chiuse per far fronte alla seconda ondata di coronavirus. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, infatti, si è detta pronta a riaprire gli istituti già dopo l’Immacolata, in maniera graduale e tenendo conto dell’indice Rt. Con lei anche il premier Giuseppe Conte e i sindaci delle Città Metropolitane, concordi nel far tornare i ragazzi in classe.

Riapertura scuole a dicembre, Toti contrario

Non si è detto invece d’accordo il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: «Ma chi può avere la strampalata idea di riaprire le scuole il 9 dicembre? Ma vi pare un dibattito normale? Per un assurdo puntiglio di un Ministro, per un po’ di visibilità, dovremmo riaprire le scuole superiori per 7, dico 7, giorni al netto del weekend, così da dover mettere in isolamento gli eventuali positivi proprio a Natale - ha dettoToti su Facebook - O avere ragazzi che porteranno il virus alle cene di famiglia, proprio quando gli ospedali sono più vulnerabili, con parte del personale in ferie. E tutto questo mentre ristoratori, pizzaioli, alberghi, bar, lavoratori del comparto della neve e molti altri non sanno ancora quale sarà la loro sorte. Ma lo sa chi alimenta questo dibattito che il mese di dicembre vale gli incassi, e dunque lavoro e occupazione, pari ai mesi di novembre, gennaio e febbraio messi insieme?»

«Allora in un Paese serio si programmerebbe di lasciar lavorare nelle settimane di Natale quelle imprese che oggi stanno pagando il prezzo più alto e rischiano la chiusura - ha aggiunto ancora il presidente della Regione con una nota polemica sulla decisione di chiudere le attività economiche - Le scuole, che peraltro sono aperte a parte le superiori, ripartirebbero a gennaio, come sempre, quando semmai, se proprio dovessimo, potremmo chiedere un ulteriore stop ad alcune attività che intanto hanno lavorato a Natale. Questa è l’unica programmazione seria. Così ci si salva dal Covid e anche dal fallimento. Il resto a me pare un delirio».

Riapertura scuole a dicembre, Bassetti: «Non dovevano proprio chiudere»

Bassetti dal canto suo, spesso in accordo con Toti sulla linea da adottare per affrontare l’emergenza coronavirus in Liguria, questa volta ha preso le distanze da questa visione: «Sono sempre stato dell'idea che le scuole non andavano chiuse, basta vedere il resto d'Europa dove nessuno le ha chiuse. O pensiamo di essere i più furbi, o dovremmo guardare a chi fa meglio di noi. Sarebbe bene imparare da Germania, Svizzera, Austria, Francia. Io credo si debba tornare a scuola con tutte le misure di sicurezza. Nelle scuole secondarie i ragazzi sanno che indossare la mascherina è fondamentale. Servirebbe invece ragionare sui trasporti pubblici locali, magari ipotizzando che nella fascia oraria 6-8.30, in cui si spostano i liceali, gli anziani dovrebbero rimanere a casa o usare altri mezzi di trasporto».

Poi una stoccata: «Ma questo fa parte dell'organizzazione della società in tempo di emergenza - chiude Bassetti - Cosa fatta in altri Paesi, ma da noi no». 

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