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Coronavirus

Santo Stefano in zona rossa, quasi tutto chiuso

La maggior parte dei punti vendita tiene chiuso. Possibile uscire di casa una volta sola fra le 5 e le 22, ma occorre l'autocertificazione

Oggi, 26 dicembre, la Liguria come il resto d''Italia è nel suo terzo giorno di zona rossa proclamata dal governo Conte con il decreto legge 172/2020. Come nel giorno di Natale è possibile muoversi per ragioni di lavoro, salute o estrema necessità, fare una passeggiata da soli o recarsi a casa di un parente o di un amico per una visita in due persone più gli under 14 e le persone non autosufficienti. Queste regole valgono fino al 27 dicembre, mentre a partire dal 28 varranno quelle della zona arancione: negozi aperti tranne ristoranti e bar e (relativa) libertà di movimento. 

Nella zona rossa, di regola: 

  • tra i negozi sono aperti: supermercati, edicole, tabaccherie, esercizi di beni alimentari e di prima necessità, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri (ma oggi è un giorno festivi e quindi la gran parte di questi sono comunque chiusi);
  • sono chiusi tutti gli altri tipi di negozi, compresi i centri commerciali, i bar e i ristoranti (ma sono possibili l'asporto e la consegna a domicilio); 
  • sono consentiti gli spostamenti per ragioni di lavoro, salute, estrema urgenza e necessità;
  • è consentita dalle ore 5 alle ore 22 la visita ai parenti o agli amici al massimo per due persone ma nel conto non rientrano under 14 e persone con disabilità. 

Il governo ha consentito anche lo spostamento per dare assistenza a persone non autosufficienti dal 21 al 6 gennaio, anche tra comuni/regioni in aree diverse, ove non sia possibile assicurare loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti nello stesso comune/regione. Non è possibile, comunque, spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza necessaria: di norma la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori o disabili che abitualmente egli già assiste.

Il governo ha inoltre chiarito in una faq pubblicata sul sito di Palazzo Chigi che il rientro a casa "dopo essere andati a trovare amici o parenti deve sempre avvenire tra le 5.00 e le 22.00 (il 1° gennaio 2021 tra le 7.00 e le 22.00), sia nei giorni “rossi” che in quelli “arancioni”. I motivi che giustificano gli spostamenti tra le 22.00 e le 5.00 restano esclusivamente quelli di lavoro, necessità o salute". Le famiglie che si spostano nelle seconde case possono viaggiare in una macchina. Se una coppia fa visita a parenti e amici nella seconda casa può fermarsi a dormire. All’interno delle case non possono esserci divieti, soltanto raccomandazioni. Restano consentiti gli incontri tra i coniugi e i partner che vivono separati per motivi di lavoro se il luogo per il ricongiungimento è quello in cui c'è residenza, domicilio o abitazione. E sono consentiti anche gli spostamenti dei genitori separati, che possono andare a trovare i figli anche in un'altra regione o all'estero. 

Autocertificazione: il modello autodichiarazione in pdf da scaricare

Autocertificazione per gli spostamenti e pernottamento a casa degli amici

Per gli spostamenti oggi, come nel giorno di Natale, serve l'autocertificazione: si può utilizzare quella che risale a ottobre 2020 scaricabile sul sito del ministero dell'Interno e in essa va indicato che lo spostamento è determinato da:

  • comprovate esigenze lavorative;
  • motivi di salute;
  • altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio;

Proprio quest'ultimo punto è quello da barrare nell'autocertificazione se ci si sta spostando per andare a casa di amici, aggiungendo nelle righe successive l'indirizzo di partenza e quello di destinazione ma, per motivi di privacy, non il nome della persona che si va a visitare.

Cosa posso fare il 26 dicembre a Santo Stefano?

Con le deroghe introdotte dal Dl 172/2020 18 dicembre il governo ha permesso di andare a casa degli amici e il pranzo con loro, così come il pernottamento a casa ma non la possibilità di rientrare nella propria abitazione durante le ore del coprifuoco, ovvero dalle 22 alle 5 del mattino. Chi viola le disposizioni della zona rossa rischia in primo luogo una multa da 400 a mille euro.

Cosa è possibile fare quindi il 26 dicembre a Santo Stefano, così come in tutti gli altri giorni in cui è in vigore la zona rossa? Si può uscire per andare a fare una passeggiata, fare sport individuale, portare a spasso il cane; si può uscire per andare a casa di un amico o di un parente per il pranzo di Natale 2020 e trattenermi lì fino al momento in cui devo tornare a casa (il coprifuoco scatta alle ore 22); si può uscire per andare a casa di un amico o di un parente e passare la notte lì, tornando a casa dopo le 5 del mattino quando non è più in vigore il coprifuoco; si può uscire andare a messa, possibilmente nella chiesa più vicina.

I supermercati aperti il 26 dicembre

I supermercati aperti il 26 dicembre sono pochi. La catena Esselunga ha fatto sapere che rimarrà chiusa in tutta Italia nel giorno di Santo Stefano, così come i negozi Coop: tutte le cooperative del gruppo terranno chiusi i punti vendita il 25 e 26 dicembre e il primo gennaio. Chiusi anche i negozi della catena Lidl, che riapriranno domenica 27 dicembre, e i punti vendita a marchio Conad e Basko. Quali supermercati rimarranno aperti il 26 dicembre? Saranno aperti i supermercati della catena Pam, di Todis e di alcuni punti vendita di Carrefour e di Ekom. Di regola è sempre meglio controllare l'apertura del negozio più vicino casa prima di andare. Per le farmacie di turno è sempre bene verificare l'apertura il 26 dicembre. 

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