San Martino, sospese le visite dei parenti ai ricoverati
La direzione sanitaria: "In considerazione dell'evoluzione del quadro epidemiologico relativo all'emergenza covid, a maggiore tutela dei pazienti e degli operatori sanitari"
Stop alle visite dei congiunti ai pazienti ricoverati all'ospedale San Martino di Genova.
Lo ha reso noto l'ospedale attraverso una nota in cui la direzione sanitaria spiega che: "In considerazione dell'evoluzione del quadro epidemiologico relativo all'emergenza covid, a maggiore tutela dei pazienti e degli operatori sanitari, si ritiene necessario sospendere temporaneamente le visite nelle aree degenziali".
Stop alle visite, quindi, nei seguenti reparti dell'ospedale.
- cardiochirurgia;
- clinica delle malattie dell’apparato cardiovascolare;
- clinica di Medicina Interna 1;
- clinica di Medicina Interna 2;
- clinica di Medicina Interna, Immunologia clinica e Medicina traslazionale;
- clinica di medicina interna ad indirizzo oncologico;
- clinica di malattie infettive e tropicali;
- clinica di malattie respiratorie e allergologia;
- clinica di medicina d’urgenza;
- clinica di oncologia medica;
- clinica ematologica;
- clinica endocrinologica;
- clinica geriatrica;
- clinica nefrologica, dialisi e trapianto;
- clinica neurologica;
- clinica psichiatrica;
- clinica reumatologica;
- cure intermedie ospedaliere;
- ematologia e terapie cellulari;
- neurologia;
- oncologia medica 1;
- oncologia medica 2;
- medicina ospedaliera;
- pneumologia ad indirizzo interventistico.
"Resta comunque demandata ai direttori delle singole unità operative - conclude la direzione sanitaria dell'ospedale - la valutazione di eventuali casi particolari in cui consentire la visita, come, per esempio, in caso di minori, di portatori di handicap o condizioni di particolare gravità".
Dopo la scelta del San Martino è arrivata anche una precisazione di Alisa che ha confermato la possibilità di andare a trovare i parenti negli altri ospedali. "Restano operative le raccomandazioni di Alisa dello scorso 1° luglio - si legge in una nota - per garantire l’accesso in sicurezza nelle strutture ospedaliere ai visitatori. Per accedere alle strutture è sempre necessaria la presentazione del green pass o certificazione verde. Anche per le strutture sociosanitarie, restano valide le indicazioni ministeriali in vigore e, anche in questo caso, le singole direzioni sanitarie possono adottare provvedimenti restrittivi per garantire l’accesso in sicurezza che devono essere giustificati e notificati ad Alisa. In considerazione dell'evoluzione del quadro epidemiologico relativo all'emergenza covid, il direttore sanitario o l’autorità sanitaria competente, in relazione allo specifico contesto, può adottare ulteriori misure precauzionali specifiche, adatte e necessarie a prevenire possibili trasmissioni d’infezione. Se ritenuto necessario, possono essere sospese temporaneamente le visite dei congiunti ai pazienti ricoverati. Ad oggi, non sono pervenute disposizioni normative nazionali che modificano quanto già disposto da Alisa".