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Covid, a San Benigno partite le vaccinazioni in notturna: «Disponibili a lavorare h24»

Il polo vaccinale è gestito da personale della Casa della Salute, nel modello pubblico-privato che la Regione ha già inaugurato qualche settimana fa

Sono iniziate nella notte tra mercoledì e giovedì le vaccinazioni nella torre Msc di San Benigno, uno tra i primi poli italiani a portare avanti al campagna vaccinale anti coronavirus anche in orario notturno.

Le vaccinazioni sono affidate al personale della Casa della Salute, nel modello di commistione pubblico-privato che la Liguria ha inaugurato qualche settimana fa per aumentare il ritmo di somministrazione dei vaccini. Il personale incaricato delle vaccinazioni lavora su tre turni da 6 ore ciascuno, arrivando a coprire sino alle 2 di notte e somministrando circa 1.500 dosi al giorno di Moderna.

«L’hub resta aperto sino alle 2 di notte ed è il primo in italia a farlo - ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che ha presenziato alle prime somministrazioni - cerchiamo di accelerare il più possibile compatibilmente con il numero di vaccini inviati e con i repentini cambi di informazioni che generano confusione, come accade per AstraZeneca».

«Vogliamo andare avanti in fretta, i dati ci dicono che i vaccini nel loro complesso funzionano e l’incidenza nelle categorie vaccinate è scesa - ha proseguito - In questa regione siamo precursori di un metodo che coinvolge tutti, sanità pubblica, privata, medici di medicina generale, farmacia e nuove categorie autorizzate dal ministero, e ove arrivino i vaccini e ci sia un’idea chiara di come utilizzarli questo ci dà una grande potenza vaccinale».

Mercoledì erano 1.480 le persone prenotate su un massimo di 1.500 - una limitata defezione, dunque - e 500 sono programmati di regola in notturna. L’obiettivo è aumentare ulteriormente, e con la giusta quantità di vaccini arrivare a lavorare 24 ore su 24 sempre su turni.

«Vogliamo moltiplicare hub come questo - ha confermato Toti - Soprattutto per quando entreremo nella fase grandi numeri, ci sarà momento in cui dai 60 anni in giù si aprirà a tutta la popolazione. Oggi siamo a 12.000 vaccini somministrati in 5 giorni e mezzo, 6, ed è quindi chiaro che dobbiamo aumentare di almeno 30.000 vaccini a settimana per arrivare all’obiettivo concordato con il generale Figliuolo nel giro di pochissimo tempo».

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