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Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Covid, in Liguria Rt a 1 ma la circolazione è in aumento: «Atteso rimbalzo di ricoveri».

La pressione sugli ospedali si fa sentire anche in conseguenza alla situazione complessa in Asl 2, a Savona stop alla vendita da asporto dopo le 16. Polemiche su vaccini, sanità privata e medici di famiglia

Continuano a crescere i casi di coronavirus in Liguria, e sul ponente scatta una nuova ordinanza: a partire da sabato a Savona sarà vietato l’asporto dopo le 16 per bar e ristoranti, un’ordinanza firmata dalla sindaca Caprioglio per contenere i contagi in un’area già messa a dura prova da altri cluster.

Proprio l’area di Savona è infatti quella che desta più preoccupazione. I casi sono saliti in particolare nell’ultima settimana, con un quadro «non omogeneo. Nel territorio della Asl 2 c’è un aumento di incidenza in particolare negli ultimi giorni, e il dato di incidenza nella provincia di Savona è superiore al dato ligure e desta qualche preoccupazione - ha detto Filippo Ansaldi, direttore della Prevenzione di Alisa - L’aumento dell’incidenza si riflette nella pressione sugli ospedali, in Asl 3 sono aumentati i pazienti, abbiamo superato il dato regionale e pur stabile è necessario rispettare le misure».

L’ultimo report condiviso con il Ministero attesta che gli indicatori di sorveglianza restano ottimi, ma conferma un aumento della trasmissione e di circolazione del virus. L’rt viene calcolato sull’esordio dei sintomi di 17 giorni fa, con «situazione più tranquilla», mentre oggi l’Rt è pari a 1 e la forchetta è al di sotto di 1. La pressione in termini di posti letto occupati è appena al di sotto della soglia, in aumento, con uno scenario di tipo “1” per l’Rt con un rischio complessivo moderato, indicatori da area gialla, ha spiegato Ansaldi, confermando che restano (come da dpcm) misure da area arancione.

Ospedali, salgono i ricoveri: «Avremo un riverbero nei prossimi giorni»

La pressione sugli ospedali è stata confermata anche da Angelo Gratarola, direttore del Dipartimento Urgenza Emergenza della Liguria: «Si chiude una settimana in cui l’aumento di circolazione virale soprattutto a Savona si è fatta sentire e ha avuto ricadute anche nelle nostre zone. La pressione ospedaliera non è drammatica e il numero di pazienti che passano per il pronto soccorso è contenuto, ma dobbiamo aspettarci nelle prossime giornate ancora qualche movimento e qualche necessità di ricoveri in più, non solo in media intensità ma anche in terapia intensiva, che rappresenteranno un 10% circa del numero di ricoverati in media intensità. Questa situazione fa comunque ben sperare perché nonostante l’aumento, non avendo un’età così elevata in ospedale, le persone stanno meno e reagiscono meglio alle terapie. Attenzione ci sarà riverbero di queste ore anche in zona di Genova, ed è un dato da tenere sotto controllo»

La conferma dell’efficacia della campagna vaccinale è arrivata anche dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ricordando che lunedì aprirà l’hub alla Fiera e partiranno anche le farmacie e rispedendo al mittente, ancora una volta, le accuse di una campagna che prosegue a rilento:  «La mortalità negli over 80 è caduta di un 30% grazie ai vaccini - ha detto Toti - e il 28% della popolazione over 80 ha già ricevuto due dosi, il 55% una, quindi stiamo andando abbastanza bene, checché ne dicano altri».

Toti ha commentato anche le indiscrezioni secondo cui sino alla fine di aprile non saranno previste zone gialle, dicendosi fermamente contrario: «Credo ci sia bisogno di una data certa e non di ipotesi - ha detto - Sono d'accordo nel chiudere in caso di necessità, chiudiamo anche con zone rosse rafforzate, ma dove possible diamo fiato alle persone anche in termini di economia e socialità».

Vaccini Astrazeneca tagliati ai medici di famiglia per la sanità privata, Toti: «Falso, agiremo per vie legali»

Il presidente della Regione ha anche annunciato di avere dato mandato agli uffici legali di Regione Liguria di procedere per vie legali contro chi ha diffuso la notizia, ripresa anche dalle opposizioni, del taglio delle dosi di vaccino AstraZeneca ai medici di medicina generale per consegnarli alla sanità privata. Il riferimento è in particolare a un audio diventato virale, in cui si parla di netti tagli alle dosi per i medici di medicina generale con conseguenze anche sulle prenotazioni per consentire l’entrata in funzione dell’hub della Fiera, che sarà gestito con una commistione di pubblico e privato.

«Chi in queste ore sta diffondendo informazioni false, dicendo che noi stiamo togliendo le dosi ai medici di famiglia per darle ai privati, favorendoli, ne risponderà nelle sedi opportune - ha detto Toti - I nostri uffici legali stanno esaminando tutte le dichiarazioni e gli audio che girano in queste ore, tramite social e su whatsapp, e diffondono falsità cose, gravi e diffamatorie, per cui valuteremo gli opportuni provvedimenti. Non abbiamo mai detto di cancellare le prenotazioni dei medici di medicina generale per dare i vaccini ai privati. La programmazione è stata fatta in base alle dosi a disposizione, come abbiamo già avuto modo di chiarire. La campagna vaccinale deve crescere e dobbiamo remare tutti nella stessa direzione, chi non lo fa fa solo polemiche sterili e strumentali».

«L’impiego della sanità privata ai cittadini non costa niente - ha aggiunto il presidente della Regione -  Semplicemente gli operatori privati che aderiscono all’accordo sottoscritto da Regione, Confindustria, Confcommercio e Legacoop riceveranno un compenso di circa 17 euro per ogni ciclo vaccinale (prima e seconda dose) comprensivo dei diritti di prenotazione, in linea con la cifra riconosciuta ai medici di base nell’ambito del loro contratto nazionale. Costi non a carico del cittadino ma del Governo. I privati vaccineranno il weekend e vaccineranno di notte, opzioni che con altre categorie non potevano essere realizzate».

Infine i numeri: a oggi la Liguria ha superato l’80% del vaccinato sul consegnato, che a partire dal 29 marzo dovrebbero salire ulteriormente grazie all’hub della Fiera e le farmacie: «Arriveremo a 12.000 vaccini circa e siamo a un passo dall’obiettivo del governo, 13.000 vaccini al giorno - ha concluso Toti - che devono però essere supportati dall’invio dei vaccini stessi».

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