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Coronavirus e morti nelle rsa, ipotesi ritardi nella richiesta di mascherine

In questi giorni i carabinieri del Nas hanno acquisito la documentazione con cui i dirigenti delle strutture hanno chiesto l'invio dei dispositivi di protezione

Come in molte altre regioni, anche in Liguria in queste settimane i magistrati sono al lavoro per chiarire eventuali responsabilità per le morti nelle residenze sanitarie assistenziali nel corso dell'emergenza coronavirus. Tra i filoni di indagine, aperti dalla procura di Genova, per epidemia colposa spunta anche quello sui possibili ritardi nella richiesta di forniture e nella distribuzione di Dpi per il personale.

In questi giorni i carabinieri del Nas hanno acquisito la documentazione con cui i dirigenti delle strutture hanno chiesto l'invio dei dispositivi di protezione. Inoltre i militari del nucleo specializzato stanno raccogliendo i numeri dei ricoverati e dei decessi nelle varie Rsa nell'arco degli ultimi tre anni per il periodo compreso tra febbraio e aprile. I dati verranno analizzati dal pool di esperti incaricati dalla procura.

Una volta individuato un coefficiente di mortalità, si potrà vedere se le strutture hanno avuto un incremento anomalo di morti rispetto agli anni precedenti l'epidemia. Nei giorni scorsi era emerso, da alcuni esposti anonimi, che alcuni direttori sanitari avrebbero imposto ai dipendenti di non indossare i dispositivi, a inizio pandemia, per non allarmare gli ospiti.

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