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Giovedì, 28 Settembre 2023
Coronavirus

Scuola, il giorno del rientro in classe per 33mila studenti delle superiori

Da oggi i ragazzi tornano a lezione al 50% con rotazione per la didattica a distanza dopo settimane di esclusiva didattica a distanza

Sono tornati in classe oggi oltre 33mila studenti delle superiori liguri, in didattica a distanza esclusiva ormai da settimane. Con due settimane di ritardo rispetto a quanto concesso dal dpcm anti coronavirus, i ragazzi liguri si ripresentano dunque in classe, al 50% per rispettare il distanziamento anti contagio e a rotazione con i compagni che restano in dad.

Ogni dirigente scolastico ha gestito il rientro a scuola in maniera differente, stabilendo diversi orari di ingresso e uscita e minorando aule e luoghi comuni per garantire distanza e sanificazione. Comune a tutti gli studenti, però, è l’obbligo di indossare la mascherina chirurgica, di igienizzare ripetutamente le mani e di evitare gli assembramenti, misure cui si aggiungono le finestre spalancate e i banchi correttamente distanziati.

In Liguria oltre 31mila studenti sono della scuola pubblica, oltre mille della scuola paritaria e altrettanti dell’istruzione e formazione professionale (corsi triennali e duale). L’altra metà rimasta in dad tornerà in aula nell'arco dei prossimi giorni, in base ai turni e agli orari decisi dalle scuole per rispettare la presenza al 50 per cento, per un totale di quasi 67 mila studenti coinvolti a regime nella ripresa delle scuole superiori in presenza.

Scuola, lo screening di Asl 3

Nell’area metropolitana di Genova, Asl 3 ha portato avanti un’attività di screening di tipo preventivo volontario nelle scuole proprio per individuare eventuali ragazzi contagiati e capire meglio la diffusione del virus e la percentuale si è rivelata bassissima, tenendo conto però che al 20 gennaio erano stati testati per la stragrande maggioranza alunni di elementari e medie visto lo stop delle superiori a inizio novembre.

Al 20 gennaio 2021 erano comunque 13.369 gli alunni e il personale scolastico sottoposti a test rapido antigienico, test risultato positivo nello 0,32% dei casi. Sulla totalità dei casi positivi (44) la maggior parte era tra gli alunni (37), il restante tra il personale scolastico. Al 20 gennaio, dunque, alle superiori erano stati testati 1.574 alunni, 214 docenti e 110 dipendenti Ata, contro i 5.404 alunni delle medie e i 4.131 delle elementari.

Parlando di distribuzione percentuale del virus tra gli alunni, alle superiori lo 0,64% dei testati è risultato positivo, dato però parziale visto lo stop dei test.

Cavo: «Grande senso di responsabilità necessario»

Sul ritorno a scuola dei ragazzi, cui è dedicato da Amt e Atp un piano trasporti potenziato con autobus dedicati per cercare di evitare assembramenti sui mezzi pubblici, il presidente della Regione Giovanni Toti si è detto ottimista: «I dati di oggi sono tutto sommato positivi - ha detto domenica sera - Siamo sempre in pandemia, certo, ma rispetto ad altre regioni la situazione è in miglioramento. Continua a calare l’incidenza del virus, a quota sotto 1,8 su 10mila persone, e con un Rt attorno allo 0,80. In nostri dati sono molto precisi e spero ci portino presto in zona gialla. Tornano a scuola gli studenti delle superiori con didattica in presenza al 50%: si tratta di un ulteriore piccolo passo verso la normalità».

L’assessore regionale all’Istruzione, Ilaria Cavo, ha ricordato che «è un'importante giornata di ritorno in classe e di ripartenza, che dipende ancora da dati sanitari che impongono a tutti, anche ai ragazzi, un grande senso di responsabilità nel tornare a scuola, nei loro comportamenti dentro e fuori dagli istituti, insieme alla voglia di rincontrarsi e di ritornare alla socialità che non dovrà mancare. Un grazie ai presidi e ai docenti per la flessibilità dimostrata in questo periodo, anche nel garantire una doppia fascia oraria di ingresso; un grande in bocca al lupo a tutti gli studenti per le prossime lezioni e i prossimi rincontri».

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