Scuola, come sarà il rientro a settembre? Le proposte della Conferenza delle Regioni
La Conferenza delle Regioni ha adottato un testo con alcune proposte per ripartire a settembre in sicurezza
Come si entrerà e si uscirà dalle scuole, al rientro a settembre? E gli studenti dovranno indossare le maacherine? Che ne sarà della didattica a distanza?
Ad illustrare il documento adottato dalla Conferenza delle Regioni, in Liguria, è stato l'assessore all'Istruzione Ilaria Cavo. Il testo fissa punti imprescindibili per riportare i ragazzi nelle scuole a settembre.
Richiesto un rafforzamento del personale non docente
«Ci siamo espressi sulle fasi di ingresso e di uscita dalla scuola escludendo lo scaglionamento per classi – ha sottolineato – È previsto ingresso e uscita con il distanziamento di un metro, ma non frazionamento delle classi. Per questo abbiamo chiesto un rafforzamento del personale non docente nelle scuole e posto come misura per il distanziamento degli alunni i due metri quadri di spazio compreso il banco a garanzia del ragazzo. Per il consumo del pasto ci siamo espressi in modo chiaro affinché ci siano regole trasparenti, ma consentendo il consumo a scuola».
Didattica a distanza: le regioni la escludono
Sulla didattica a distanza la tendenza è quella di non ammettere la distanza né per il primo ciclo scolastico, né per il secondo grado. La posizione delle regioni è stata quella di escluderla perché si vuole ripartenza in presenza. È stato posto poi il distanziamento della cattedra rispetto alla prima fila di banchi per permettere il distanziamento del docente del docente dagli alunni senza ulteriori complicazioni.
Mascherine solo per entrare e uscire
Ed è stato stabilito di evitare l’uso di mascherine per tutti gli alunni. La proposta è prevedere uso mascherine per ingresso e uscita e in movimento, ma di escludere l’uso al banco durante l’ora di lezione. Anche per l’educazione fisica si è rimandato ai protocolli condivisi per le discipline sportive.