rotate-mobile
Coronavirus

Coronavirus, il bollettino di oggi: crescono i guariti, diminuiscono i nuovi casi

I casi positivi totali sono 4706, calano ancora i ricoveri. Dal 18 maggio la regione riaprirà, in attesa che ci si possa spostare anche tra regioni

I dati sul contagio da coronavirus in Liguria continuano a calare: i positivi totali sono 4.706, e diminuiscono con l’aumentare dei guariti (2.856 guariti totali) e, purtroppo, dei decessi (8 nelle ultime 24 ore, per un totale di 1.299), i ricoverati sono in costante discesa.

La buona notizia riguarda la proporzione tra nuovi casi e nuovi guariti: per la prima volta i guariti delle ultimer 24 ore, 66, sono di più rispetto ai nuovi contagiati, 31 quelli diagnosticati su 1.345 tamponi effettuati.

A martedì sera sono 482 le persone ricoverate negli ospedali liguri, 35 dei quali in terapia intensiva (sui 200 posti totali a disposizione), mentre sono 2.297 le persone che si stanno curando a domicilio, anche in questo caso in calo. E anche se gli occhi sono puntati sulla fine di questa settimana, per capire se l’apertura anticipata della Liguria può avere fatto impennare nuovamente il contagio, dal presidente della Regione Giovanni Toti è arrivato un chiaro messaggio: lunedì 18 maggio la Liguria riapre e l’economia riparte, con parrucchieri, estetisti, bar, ristoranti e negozi che potranno alzare le saracinesche e accogliere nuovamente clienti.

«I dati confermano che l’epidemia nel nostro territorio è in calo - ha detto il governatore ligure Giovanni Toti - per la prima volta il numero dei positivi è inferiore a quello dei guariti. Scendiamo sotto i 500 posti occupati negli ospedali, un terzo dei letti che avevamo qualche settimana fa, così come le terapie intensive, oggi 35, qualche settimana fa abbiamo sfiorato le 200».

Dal governo via libera all’apertura il 18

Il via libera è arrivato anche dal governo: nel corso della videoconferenza che si è tenuta lunedì, il premier Giuseppe Conte ha accordato ai presidenti di Regione la facoltà di riaprire autonomamente sulla base dei dati del contagio, e Toti ha confermato che si è già al lavoro per consentire anche alle spiagge di riaprire. Ciò che manca, al momento, sono le linee guida dell’Inail, che consentiranno a imprenditori e aziende di adeguarsi alla fase e mettere in sicurezza i luoghi di lavoro.

«Avevamo scritto al governo chiedendo un’accelerazione nella fase di riapertura del territorio perché i numeri dell’economia sono drammatici - ha detto Toti - Il calo della produzione industriale sfiora il 30%, i dati del turismo non saranno certamente più favorevoli di questo. Il nostro Paese non può più aspettare».

«Quello che abbiamo chiesto e ottenuto è che da domenica prossima tutte le Regioni possano fare il loro piano di aperture tenendo monitorati i numeri dell’epidemia e la risposta ospedaliera - ha aggiunto - Il premier ha accettato, senza tensioni, e questo vuol dire che dal 18 maggio le Regioni avranno la facoltà di aprire altre attività oltre a quelle previste dal governo. Se i numeri verranno confermati da qui a giovedì e venerdì, riapriranno ristoranti, bar, parrucchieri, barbieri estetisti, commercio al dettaglio. Stiamo aspettando sia per i negozi sia per i parrucchieri sia per i bar e per gli stabilimenti balneari le linee guida dell’Inail, che sono in via di scrittura e saranno presto messe a disposizione di categorie, sindacati ed enti locali».

Linee guida Inail, Toti: «Perplessi su quelle per gli stabilimenti balneari»

Nel pomeriggio di martedì, intanto, da Roma hanno iniziato ad arrivare le linee guida Inail per la riapertura delle attività, che le Regioni dovranno discutere con le associazioni di categoria per adeguarle al locale e metterle in atto.

«Dal 4 di maggio è trascorso un certo periodo di tempo, le regole le distanze sociali e la mascherina stanno dando il contribuito alla salvaguardia, in queste ore abbiamo parlato con le categorie per l’arrivo delle linee guida di Inail per la ripartenza di molti settori dell’economia, quelle degli stabilimenti balneari ci stanno lasciando con perplessità - ha detto Toti - le stiamo osservando e strutturando insieme con i balneari della nostra regione per cercare di trovare un compromesso. Lo faremo anche per quanto riguarda commercio, bar e ristoranti».

Toti ha confermato che entro giovedì invierà a Roma l’elenco delle attività che riapriranno in Liguria  a partire dal 18 maggio, selezionate sulla base dei dati del contagio: «Noi prevediamo una apertura importanza che preveda negozi, bar, ristoranti, mercati rionali, artigiani della cura della persona e stabilimenti balneari - ha spiegato - Da qui a lunedì lavoreremo sulle regole».

Quando ci si potrà muovere tra regioni?

«Sulla riapertura della mobilità interregionale il ministro Boccia ci ha detto “prendiamoci ancora una settimana prima di cominciare una valutazione”, certamente non riaprirà il 18 maggio, forse il 25 maggio, più probabile il primo giugno», ha spiegato Toti a Radio 24 martedì mattina.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus, il bollettino di oggi: crescono i guariti, diminuiscono i nuovi casi

GenovaToday è in caricamento