Riapertura discoteche, anche Bassetti firma il protocollo nazionale: le linee guida
L’infettivologo genovese ha lavorato al documento elaborato Associazione italiana imprese di intrattenimento: si aspetta il via libera del Cts
Mascherina indossata per entrare (poi facoltativa) e green pass che attesti la vaccinazione contro il coronavirus o l’esecuzione di un tampone rapido antigenico effettuato massimo nelle 36-48 ore precedenti l’evento: sono le fondamenta del protocollo per la riapertura delle discoteche firmato dall’infettivologo Matteo Bassetti e da altri colleghi infettivologi.
Il protocollo è stato elaborato dell’Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e spettacolo e ha ricevuto il via libera di Bassetti e, tra gli altri, Pier Luigi Lopalco, Antonio Cascio ed Enrico Alagna. Adesso dovrà passare il vaglio del Cts per capire se sarà sufficiente a far ripartire un settore chiuso da ormai un anno.
«I giovani non aspettano altro: l’arrivo della bella stagione, le discoteche, gli amici, un po’ di divertimento e tanta musica, nonostante la pandemia da coronavirus - ha fatto notare Bassetti - Un ritorno quasi alla normalità che, quest’anno più che mai, dovrà essere fatto in sicurezza, anche visti i precedenti».
La certificazione potrà essere presentata direttamente all’ingresso o con registrazione su sistemi digitali, e si aggiungerà ad altre misure come la sanificazione dei locali, l’utilizzo di materiali monouso e la tracciabilità attraverso l’acquisto dei biglietti online.
«Altri paesi lo hanno già fatto con successo. Ora tocca anche all’Italia per non rischiare di essere sempre gli ultimi - ha concluso l’infettivologo - I giovani hanno perso un anno di relazioni umane, sport e divertimento. Da padre, prima che da medico, voglio tornare a vedere i giovani sorridere e divertirsi. Io lavoro tutti i giorni anche per loro affinché si possa tornare presto alla normalità’. Naturalmente è una grande responsabilità di tutti».
«L’Italia non può restare indietro e speriamo da Roma arrivi presto l'ok alla sua applicazione - ha aggiunto il governatore ligure, Giovanni Toti - Lo dobbiamo alle imprese di intrattenimento da ballo e spettacolo ferme da troppo tempo. E lo dobbiamo ai nostri giovani, che hanno pagato un caro prezzo con il lockdown. Voglio vedere i gestori dei locali ripartire al più presto. Voglio vedere i nostri giovani ballare e divertirsi. Voglio vedere il nostro Paese tornare a vivere».
Sempre la Silb-Fipe, l'associazione italiane imprese ed intrattenimento ha intanto selezionato due città - Milano e Gallipoli - per una sperimentazione: il 5 giugno a Gallipoli riaprirà il Praia, all’aperto, a Milano il Fabric, al chiuso. I clienti potranno entrare col green pass e all'uscita potranno sottoporsi a un nuovo tampone. Obiettivo, «ottenere discoteche Covid-free affinché i 2.800 locali al chiuso che non lavorano dallo scorso 23 febbraio perché ingiustamente additati come untori, possano aprire almeno in autunno».