
Ragazzo di 26 anni trovato morto in casa, da giorni aveva la febbre alta
Il giovane è stato trovato nel suo appartamento di via Bertora, traversa di via Assarotti. Il medico aveva chiesto un tampone per capire se potesse essere stato contagiato dal coronavirus
Stando a quanto si apprende, il giovane (che soffriva di una malattia cronica) da qualche giorno aveva la febbre alta, e il suo medico di famiglia aveva chiesto che fosse effettuato un tampone per accertare un eventuale contagio da coronavirus, che non è però stato fatto in tempo.
Dalle prime informazioni pare che il 25enne soffrisse una malattia cronica, e che da circa 4 giorni avesse, appunto, febbre alta e sintomi che avevano spinto il medico curante a richiedere un test.
Sul posto giovedì mattina sono intervenuti i sanitari del 118 in assetto covid - tute, mascherina e tutte le protezioni necessarie - e i poliziotti del commissariato Centro. Per accertare le cause della morte, e per capire se effettivamente ci sia stato un contagio, bisognerà aspettare l'autopsia e il tampone sulla salma.
L'Asl3 con una nota comunica che: «Con riferimento al tragico evento relativo al ragazzo deceduto questa mattina a Genova e per il quale dalle prime notizie è emerso che sarebbe stato chiesto il tampone orofaringeo, Asl3 Genova specifica quanto segue nel rispetto della persona e sottolineando la vicinanza alla famiglia colpita dal grave lutto.
Dopo aver eseguito le opportune verifiche, l’Ufficio Igiene e Sanità Pubblica Asl3, struttura incaricata e competente in materie per l’area metropolitana, comunica che a tale servizio non risultano pervenute richieste di effettuazione diagnostica molecolare con tampone rino-orofaringeo per ricerca Covid19 a domicilio.
Si ritiene altresì utile sottolineare che in caso di sintomi di febbre alta e perdurante, le procedure prevedono che si debba contattare il numero di emergenza dedicato 112».