I ristoratori tornano in piazza con altre categorie, traffico bloccato in via Venti
L'appuntamento è alle 16 in piazza De Ferrari. Gli organizzatori intendono dare vita a una manifestazione 'pacifica, apolitica, autonoma, senza sigle identificative'
È lungo l'elenco dei settori, scesi in piazza oggi, lunedì 15 marzo 2021, per protestare contro i ritardi nei ristori e nella cassa integrazione.
Ai ristoratori, che ormai da settimane, ogni lunedì, tornano a fare sentire la loro voce, messi alle corde dalle norme anti covid, si sono aggiunti i lavoratori di dicoteche, dello spettacolo, musicisti, wedding planner, fotografi, scuole di danza, scuole di ballo, palestre, piscine, cinema, teatri, agenzie di viaggio, turismo, ittiturismo, grossisti, tassisti, autonoleggi, ncc, sale bingo, sale scommesse legalizzate e tutti i cittadini amanti del lavoro.
L'appuntamento era alle 16 in piazza De Ferrari. Gli organizzatori hanno chiesto di dare vita a una manifestazione 'pacifica, apolitica, autonoma, senza sigle identificative'. «Nessuna risposta dal governo, dobbiamo andare avanti», si legge nel volantino della protesta.
Poco prima delle 17 i manifestanti hanno sfilato in via XX Settembre arrivando sino in viale Brigata Bisagno, dove alcuni ristoratori si sono seduti a terra reggendo gli striscioni in segno di protesta: «Allarme dignità», è lo slogan con cui sono scesi in piazza lunedì.
«Abbiamo difficoltà a trovare da mangiare, non ce la facciamo più - è stato lo sfogo di un ristoratore in testa al corteo, che ha suscitato gli applausi degli altri manifestanti - Non possiamo vivere neppure in giallo, solo col mezzogiorno. Avrebbero dovuto essere tutti qui, perché non ci sono tutte le persone che sono nella nostra situazione?»
«Combattiamo tutti la stessa battaglia», ha aggiunto un altro manifestante, titolare di una palestra. Alcuni partecipanti alla manifestazione, oltre agli striscioni, hanno indossato le maschere già viste nella serie tv “La casa di carta”.