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Pronto soccorso sotto pressione, Alisa: "Incrementati posti letto covid nelle rsa"

"La rete dell'emergenza urgenza sta saltando e uno dei motivi è perché non esiste un piano per l'accoglienza dei pazienti positivi al covid", accusa il consigliere Pippo Rossetti

Nel corso della seduta del consiglio regionale di martedì 2 agosto 2022 Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha presentato un'interrogazione, sottoscritta da tutto il gruppo, in cui ha chiesto alla giunta di avviare un piano di utilizzo delle rsa per i pazienti, che non hanno più necessità di rimanere in ospedale, ma sono ancora covid positivi, evitando così di ridurre i letti di elezione senza averne un effettivo bisogno. Il consigliere ha ricordato che all'ospedale Galliera di Genova l'apertura di un nuovo reparto per pazienti positivi ha provocato la riduzione del numero complessivo dei posti letto chirurgici.

Marco Scajola, che ha risposto su delega del presidente della giunta e assessore alla sanità Giovanni Toti, ha premesso che i flussi di pazienti presso le strutture emergenziali dell'area metropolitana ricalcano quelli degli anni passati e che ci sono, in alcuni casi, riduzioni fino al 15% . Rispetto all'utilizzo di rsa per pazienti dimissibili ma positivi al covid, l'assessore ha spiegato che è stato richiesto alla Protezione civile di ampliare l'attuale offerta di circa 100 posti letti per non autosufficienti e positivi al covid e che il tasso di occupazione attuale è dell'80%.

"Basta risposte interlocutorie - attacca Pippo Rossetti dopo la discussione in aula della sua interrogazione -: Alisa faccia il suo lavoro e modifichi i piani per permettere ai pronto soccorso di funzionare adeguatamente. La rete dell'emergenza urgenza sta saltando e uno dei motivi è perché non esiste un piano per l'accoglienza dei pazienti positivi al covid, che necessitano un'assistenza, ma che possono essere dimessi dagli ospedali perché non gravi. In alcuni reparti le persone sono state rimandate a casa invece di essere operate, perché bisognava dare spazio ai malati covid".

"Nonostante gli appelli del personale di molti pronto soccorso, da Savona a Spezia, vicini al collasso, purtroppo nulla è stato fatto. Ai cittadini non interessa sapere che le aziende seguano il programma stabilito da Alisa e che Alisa monitora il sistema, come ci hanno detto in aula. Ai cittadini interessa avere cure adeguate e tempestive. Quello che hanno sempre meno", conclude Rossetti.

La replica di Alisa

In merito alle parole del Consigliere Regionale Pippo Rossetti sui piani per il funzionamento dei pronto soccorso in Liguria, Alisa precisa che il numero di posti letto post-acuti covid è stato incrementato rispetto a fasi analoghe di pressione ospedaliera delle precedenti ondate. Inoltre, la produzione ospedaliera e ambulatoriale non covid del sistema sanitario regionale è aumentata rispetto allo scorso anno.

Le misure adottate consentono dunque di dare le risposte necessarie, anche per quanto riguarda il sistema di emergenza urgenza, grazie al piano di preparedness ospedaliero, che, come per il lavoro di individuazione dei posti letto da dedicare ai pazienti covid dimessi dagli ospedali, tiene conto del quadro epidemiologico in tempo reale.

Alisa precisa, inoltre, che i compiti dell'azienda sono di coordinamento, programmazione e controllo del sistema sanitario, verificando che siano efficaci in tutti gli ambiti: dall'attività ospedaliera di elezione a quella di emergenza urgenza, ferma restando l'autonomia delle singole aziende di mettere in campo le misure necessarie.

Premesso questo e ben conoscendo le difficoltà che si registrano nei momenti di grande afflusso nei pronto soccorso e lo sforzo compiuto da tutti gli operatori, specie durante le fasi di picco delle ondate della pandemia, le risposte del sistema sanitario sono state garantite.

In merito all'assistenza alle persone dimesse dagli ospedali, i posti letto sono stati recentemente incrementati e sono oggi operative le strutture convenzionate di Genova (Castelletto, Villa Immacolata e Danilo Ravera) che hanno complessivamente a disposizione 97 posti letto post-acuti, di cui il 15% circa questa mattina era a disposizione in caso di necessità. Un'altra struttura è stata individuata da Alisa e la sua attivazione può essere concretizzata in collaborazione con la Protezione civile nei prossimi giorni.

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