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Coronavirus

Boom di accessi ai pronto soccorso per sintomi covid: attivati Evangelico e Micone

Alle 16 erano ben 73 le persone in osservazione breve intensiva al Villa Scassi, 16 quelle al Galliera, al San Martino 24 codici rossi. Numerosi i pazienti provenienti dalla rsa

Si corre ai ripari in Liguria per far fronte ai sempre più numerosi accessi ai pronto soccorso di persone con sintomi da covid.

Dalle prime ore della mattina di lunedì, giorno in cui gli accessi aumentano tradizionalmente, nei poli della Città Metropolitana i pazienti con sintomi riconducibili al coronavirus sono stati tanti, e - dato preoccupante - molti provenienti da residenze sanitarie protette. 

Alle 16 erano ben 73 le persone in osservazione breve intensiva al Villa Scassi, 16 quelle al Galliera (dove i codici rossi erano 12, 23 quelli gialli). Al San Martino, invece, 11 i posti letto di osservazione breve intensiva occupati, ma ben 24 pazienti in codice rosso e 33 in giallo in visita. Almeno una cinquantina i pazienti in attesa di essere visitati.

In mattinata era arrivato l’allarme da parte di diverse pubbliche assistenze che dalla mattinata hanno effettuato innumerevoli viaggi e in certi casi sono rimaste bloccate all’accettazione: «A causa di sovraffollamento dei pronto soccorso genovesi, un nostro equipaggio (più di dieci ambulanze "bloccate") inviato dalla Centrale Operativa 118 Genova Soccorso, è fermo presso il nosocomio dell'ospedale Galliera dalle ore 11.15 (orario in cui sono arrivati al PS) - scrive la Croce Rossa della Valle Scrivia - Sta diventando insostenibile la situazione dei ricoveri, ammirevole è l'atteggiamento di tutto il personale sanitario».

Alisa ha reso noto di essere passata allo step successivo del piano emergenziale per la pandemia, con l’attivazione di due ospedali covid-dedicati: l’Evangelico di Voltri e il Padre Antero Micone di Sestri Ponente. Obiettivo, alleggerire i reparti maggiormente sotto pressione e smistare le ambulanze che da ore ormai trasportano pazienti ai pronto soccorso.

Prosegue inoltre, attraverso le procedure che sono state previste in Liguria (delibera Alisa 361 del 7 ottobre 2020), l’attivazione di posti letto extra-ospedalieri sul territorio genovese per supportare l’intensa attività ospedaliera, in particolare a supporto dei pazienti covid positivi che, superata la fase acuta, possono essere dimessi in piena sicurezza ma necessitano di una medio- bassa complessità assistenziale prima del loro rientro al domicilio. Si parla, dunque, di strutture che possano ospitare pazienti che non necessitano di assistenza intensa, ma hanno bisogno di luoghi in cui trascorrere la quarantena, come successo per la Splendid in porto.

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