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Coronavirus: chiude Pronto Asl3, oltre 6.700 telefonate ricevute

Da lunedì 6 luglio 2020 i cittadini per informazioni sui servizi e le attività Asl3 potranno contattare gli uffici territoriali

Con venerdì 3 luglio si è concluso il percorso di Pronto Asl3 (010 8497237), linea telefonica dedicata al coronavirus che ha supportato i cittadini genovesi durante le fasi più delicate dell'emergenza. Sono state oltre 6.700 le telefonate ricevute, alcune anche dall’estero, dal pool multidisciplinare di esperti messo in campo dall’azienda sanitaria genovese.

Il servizio, attivato il 2 aprile scorso per supportare la cittadinanza in relazionealle problematiche legate al covid-19 e all’emergenza in atto, è stato garantito per otto ore al giorno, dal lunedì al venerdì, da un’equipe di figure professionali attive su ogni settore: medico, infermiere, assistente sanitario, assistente sociale, un sociologo e un gruppo di psicologi.

Da lunedì 6 luglio 2020 i cittadini per informazioni sui servizi e le attività Asl3 potranno contattare, come di consueto, gli uffici territoriali che comunque hanno sempre svolto attività di supporto telefonico alla cittadinanza tra questi l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, lo Sportello Unico Distrettuale, l’Ufficio Protesi e l’Anagrafe Sanitaria. Si ricorda che, pur non essendo attualmente possibile recarsi di persona agli sportelli nei sei Distretti Sociosanitari, gli operatori comunque effettuano accoglienza telefonica e informativa e possono ricevere l’utenza, laddove necessario, su appuntamento. I recapiti e mail sono disponibili al link https://www.asl3.liguria.it/coronavirus/numeri-utili-coronavirus/urp-accoglienza-servizi-distrettuali-tutela-coronavirus.html.

Il 50-60 per cento delle telefonate ricevute nel primo periodo, in corrispondenza del lockdown, ha riguardato il tema covid, sia per informazioni generiche, specie nei primi giorni, sia per quesiti più specifici. Tra le domande registrate anche dubbi sui comportamenti da tenere durante la quarantena, problemi legati allo smaltimento dei rifiuti e alla spesa. Non meno rilevanti, anche se numericamente inferiori, le richieste sia per soggetti appartenenti a categorie fragili che, pur non essendo state colpite direttamene dal virus, hanno vissuto situazioni di difficoltà maggiori, come gli anziani soli non positivi con bisogni assistenziali e sanitari o le donne in gravidanza.

Molte le richieste d'informazioni - specie nelle ultime settimane di giugno - anche su pratiche amministrative, come il cambio medico, lo smarrimento della tessera sanitaria, la scelta del pediatra, la prenotazione di esami o di visite, il servizio CUP e le vaccinazioni. Le chiamate dall’estero, per la massima parte, hanno avuto come oggetto la richiesta di informazioni sulla quarantena e il ritorno in Italia.

Particolare rilevanza ha avuto anche la funzione di supporto psicologico diretto, attraverso gli psicologi presenti nel team Pronto Asl3, e indiretto: in alcuni casi, infatti, il cittadino è stato inviato per un approfondimento terapeutico ai servizi territorialmente competenti (come i Centri di Salute Mentale) e allo sportello telefonico di supporto psicologico e informativo dedicato ai disabili e le loro famiglie.

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