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Coronavirus

Perché vaccinare i bambini? Le risposte di esperti e pediatri ai genitori

In occasione della prima giornata di somministrazioni hanno risposto alle domande dei genitori gli esperti dell'istituto Gaslini, dell'ordine dei medici e i pediatri di libera scelta

Sono partite ieri, giovedì 16 dicembre 2021, le vaccinazioni anti covid per i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. In occasione della prima giornata hanno risposto alle domande dei genitori gli esperti dell'istituto Gaslini, dell'ordine dei medici e i pediatri di libera scelta, nel corso dell’iniziativa “Vaccinazione anti Covid e bambini, dal Gaslini la parola ai medici” presso l’Aula Magna dell’ospedale pediatrico.

Le domande dei genitori

Le procedure da seguire per la vaccinazione dei bambini con maggiori fragilità, ad esempio in caso di allergie, diabete, intolleranze alimentari o asma, il rischio di complicanze gravi per i bambini in caso di contagio, l’opportunità di vaccinare oggi i più piccoli e quelli che hanno già contratto il covid, piuttosto che aspettare la validazione di nuovi vaccini, la necessità in futuro di una terza dose anche per i bambini, come comportarsi in caso di reazioni avverse lievi come febbre o mal di testa, le modalità di prenotazione, i rischi legati alla vaccinazione ravvicinata anche contro l’influenza, gli effetti a lungo termine dell’isolamento sociale sui bambini. Queste le domande più frequenti poste dai genitori, alle quali hanno risposto gli esperti del Gaslini e i pediatri. Un’iniziativa fortemente voluta e organizzata dalla Regione con l’obiettivo di informare le famiglie e fornire loro tutti gli strumenti necessari per decidere in modo consapevole in merito alla vaccinazione dei bambini.

Ravelli: "Fondamentale proteggere i bambini dal covid"

Il professor Angelo Ravelli, direttore scientifico dell’ospedale pediatrico Giannina Gaslini, ha spiegato: "Abbiamo cercato tutti insieme di dissipare i dubbi emersi tra i genitori, affinché ognuno di loro possa compiere una scelta informata e consapevole. Riteniamo fondamentale proteggere anche i bambini dal covid. Sebbene i più piccoli sviluppino raramente forme gravi dell’infezione, la persistenza della pandemia determina limitazioni importante della loro vita di relazione, delle attività sportive e, soprattutto, della frequenza scolastica. Nei mesi scorsi abbiamo avuto modo di osservare le ripercussioni dell’isolamento sociale e della solitudine sulla sfera psichica, con l’insorgenza e il peggioramento di tante situazioni di disagio latente. I bambini sono anche a rischio di sviluppare complicanze rare, ma molto serie, del covid. Dobbiamo fare attenzione, in particolare, alla sindrome infiammatoria sistemica dei bambini, definita con l’acronimo Mis-c, che rappresenta uno dei fenomeni più temibili emersi durante la pandemia di covid: ha spesso decorso minaccioso e richiede una terapia aggressiva, basata sulla infusione di immunoglobuline endovena, corticosteroidi a dosaggio elevato e, nei casi più gravi, anakinra. La severità dell’insufficienza cardiaca, secondaria alla miocardite, ha reso necessario in molti bambini il ricovero in terapia intensiva e l’effettuazione di interventi di sostegno del circolo e della funzione respiratoria. La Mis-c è stata osservata in 1-2 su mille bambini che hanno avuto l’infezione da Coronavirus documentata. Nella Regione Liguria la sua frequenza nella popolazione pediatrica è risultata da 5 a 10 volte più elevata di quella della tubercolosi e delle infezioni invasive da meningococco. Questa osservazione ha indotto a suggerire come la potenziale gravità della Mis-c e le sue possibili potenziali conseguenze a lungo termine, soprattutto a livello cardiaco, rappresentino, assieme all’utilità generale per interrompere la diffusione del contagio, valide ragioni per vaccinare contro il covid i bambini e gli adolescenti".

I pediatri: "A disposizione di bambini e genitori"

"Ogni vaccinazione comporta quattro passaggi - hanno spiegato Gianni Semprini, pediatra e consigliere Omceo Genova, i pediatri di libera scelta Michele Fiore, segretario Regionale Fimp (Federazione italiana medici pediatri) Liguria e il dottor Giorgio Conforti vicesegretario Fimp Liguria e responsabile nazionale dell’area vaccini della Fimp -: la raccomandazione, l’ascolto dei dubbi dei genitori - e le conseguenti adatte rassicurazioni - la somministrazione del vaccino stesso, l’osservazione delle eventuali reazioni nelle settimane successive. Su questi quattro passaggi il pediatra di libera scelta è a disposizione del bambino, del ragazzo e dei suoi genitori. Questa è l’assistenza del territorio, assistenza che si basa sul rapporto di fiducia fra Pediatra e famiglia, sulla consapevolezza che c’è “qualcuno” che ti segue dal primo momento (raccomandazione alla vaccinazione) al dopo vaccinazione. In fondo, l’atto della somministrazione è un momento di questo percorso (forse, nemmeno il più importante). I pediatri di libera scelta hanno fatto formazione professionale sulla vaccinazione già a partire dal gennaio 2021, aggiornandosi periodicamente in tutti questi mesi. I dubbi più frequentemente espressi dalle famiglie riguardano la sicurezza della vaccinazione. Ad oggi sono circa 5 milioni i bambini vaccinati (fra Usa e Israele con una o due dosi); gli effetti collaterali più frequenti durano poche ore e sono dolore nel sito dell’iniezione, mal di testa, nausea e dolori a muscoli e articolazioni. Nei bambini tra 5 e 11 anni al momento non sembra essere collegata a problemi cardiaci (miocarditi e pericarditi). Infine, ci sentiamo di fare la seguente raccomandazione: al fine di evitare il rischio di gravi complicanze covid-correlate, sia a breve che a lungo termine, il vaccino va assolutamente ancor più raccomandato per i bambini con patologie quali immunodeficienze, patologie oncologiche, cardiopatie, malattie renali croniche, malattie respiratorie croniche, quadri gravi di obesità, diabete di tipo 1 non adeguatamente controllato, trisomia 21 e patologie neuromuscolari".

Giannattasio: "Il vaccino è sicuro"

"Vaccinare i bambini per proteggerli, tutelando la loro salute fisica e psichica, i loro contatti sociali - ha spiegato Alessandro Giannattasio, segretario regionale della federazione CIPe-SISPe-SINSPe -. Ma anche vaccinare i bambini per farli entrare di diritto nel 2022 nella popolazione vaccinata ed evitare le quarantene scolastiche e la Dad. La vaccinazione rappresenta quindi anche un atto d’amore per poter tornare a giocare coi coetanei ma anche coi nonni in serenità. Ma soprattutto perché tutti i dati, tutte le evidenze scientifiche ci dicono che è sicuro farlo.Il nostro compagno di viaggio sarà Capitan Vaccino. Un supereroe che rappresenta il vaccino stesso e che ci aiuterà non solo a sconfiggere la pandemia ma anche a far sentire i bambini dei piccoli supereroi al momento della vaccinazione stessa, rendendoli consapevoli di aver aiutato se stessi e gli altri".

Bonsignore: "Non vogliamo convincere, ma informare"

“La consapevolezza dell’importanza della pratica vaccinale - ha spiegato Alessandro Bonsignore, presidente Omceo Genova e Fromceo Liguria - è uno degli aspetti cui, come ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri, teniamo in particolar modo, perché qualsiasi trattamento sanitario deve essere il frutto di una condivisione medico-cittadino/paziente. Tra i principi cardine di tale rapporto, infatti, vi sono quelli della capacità di ascolto, della autodeterminazione, della coscienza critica e dell’autonomia. Ciò vale ancora di più quando sia ha a che fare con la fascia di popolazione dei più piccoli, ai quali va riservata - da parte del Mondo Sanitario, unitamente ai loro genitori - una attenzione e una sensibilità particolare. In questo senso la giornata odierna, fortemente voluta dall’ordine, non mira a convincere nessuno bensì, semplicemente, ad informare correttamente la popolazione e a rispondere alle tante domande, tutte legittime, che sono state e che verranno poste. Questa attività sarà svolta dai più importanti esperti del settore e non è un caso che tale evento si svolga nella sede del Gaslini, che tutto il Paese ci riconosce quale emblema di eccellenza e umanità".

I dati del primo giorno di vaccini ai bambini

“Nel primo giorno di somministrazione - ha spiegato il presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Giovanni Toti - sono state 176 le vaccinazioni anti Coronavirus ai bambini tra i 5 e gli 11 anni, mentre sono 5663 le prenotazioni sempre per la stessa fascia d’età. Un buon avvio che ci consentirà di limitare ulteriormente la circolazione del virus, soprattutto in una fase della pandemia in cui si registra un alto numero di contagi tra i più piccoli con attualmente un’incidenza doppia rispetto all’età adulta. Il vaccino tutelerà la loro salute ma anche la loro socialità, così importante in questa fase della loro vita".

I punti vaccinali della Liguria per i bambini 

ASL 1

  • Palasalute di Imperia: dalle 14 alle 19.
  • Palafiori di Sanremo: dalle 15 alle 19.
  • Bordighera - presso l’ospedale Saint Charles (ex palazzina uffici): 21, 23, 28, 30 dicembre; 4, 11, 13, 18, 20, 25 gennaio. Dalle 15 alle 18.

ASL 2

  • Alassio Salute: dalle 14 alle 20.

ASL 3

  • Villa Bombrini: dalle 8 alle 13.
  • Casa della salute di Quarto: dalle 8.30 alle 10.30.

ASL 4

  • Rapallo, ospedale piano terra: dalle 14 alle 20.
  • Lavagna, ospedale secondo piano: dalle 14 alle 20.
  • Ospedale di Sestri Levante, dalle 14 alle 20.

ASL 5

  • Distretto 18, via Sardegna 45 (Bragarina): dalle 14 alle 19.
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