Coronavirus, trasferiti i primi pazienti dagli ospedali genovesi in un istituto lombardo
Vista la forte pressione sugli ospedali genovesi, le pubbliche assistenze si sono messe in moto per portate i primi malati nella casa di cura Villa Esperia in provincia di Pavia
Nel bollettino sull'andamento della pandemia da coronavirus in Liguria, emesso da Alisa martedì 10 novembre 2020, si registrava un calo di 72 unità delle persone ricoverate in ospedale. Dato confortante, su cui si è soffermato a lungo in serata il governatore Toti nel corso del consueto punto sull'emergenza sanitaria.
Quello che non era stato specificato però è che lo stesso giorno sono iniziati i trasferimenti dagli ospedali Villa Scassi e San Martino alla casa di cura Villa Esperia, un istituto di ricovero e cura di riabilitazione intensiva ad alta complessità in provincia di Pavia. La notizia è stata resa nota dalla Croce Bianca Genovese. La struttura è convenzionata con il servizio sanitario e si è offerta perhé ha disponibilità di accogliere pazienti, in modo da alleggerire la pressione sugli ospedali genovesi.
Gli ultimi dati dimostrano che, anche in questa seconda ondata, la regione più colpita è la Lombardia. Fa pensare dunque il fatto che, invece di essere le altre regioni a ospitare pazienti provenienti da Bergamo o dalle altre province, sia la Lombardia ad accogliere pazienti provenienti dalla Liguria. Segno che nella nostra regione la pressione sugli ospedali è forte.
Nei trasferimenti sono impegnate la Croce Rosa Rivarolese, la Croce Verde San Gottardo & Sezione Burlando, la Croce d'Oro di Sampierdarena e la Croce Verde di Pontedecimo.
L'ultimo bollettino, diffuso dalla Regione, quello di mercoledì 11 novembre, riporta un +6 nella casella degli ospedalizzati, dunque se non una diminuzione rispetto al giorno precedente, comunque una crescita contenuta in confronto, per esempio, a lunedì 9 novembre, quando gli ospedali registravano un +64, o al giorno prima quando il dato era +37.