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Pasqua, le faq della Regione su zona rossa e ordinanza seconde case

Diffuse le precisazioni sull'ordinanza adottata dal presidente Giovanni Toti e in vigore a partire da oggi

È entrata in vigore oggi, 31 marzo, l’ordinanza che la Regione Liguria ha firmato per limitare gli accessi alle seconde case della regione.

L’ordinanza resta in vigore sino a venerdì 2 aprile compreso, ultimo giorno di zona arancione prima dell’entrata in vigore della zona rossa nazionale e dunque del lockdown vero e proprio. Con il provvedimento, dunque, nessun proprietario o affittuario di seconda casa in Liguria può raggiungere la regione, neppure se l’acquisto o il contratto sono stati stipulati prima del 14 gennaio 2021, il requisito che il governo aveva stabilito nell’ultimo dpcm adottato. Vietato anche campeggiare e usare la barca.

Restano comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a cinquemila abitanti e per una distanza non superiore a trenta chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia, e nelle giornate del 3, 4 e 5 aprile, zona rossa, è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona rossa e all’interno dei territori stessi, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute. Resta in vigore la deroga prevista dal dpcm che consente in ambito regionale lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata una volta al giorno in un arco temporale compreso fra le ore 5.00 e le ore 22.00 e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi oltre ai minori di anni 14 e alle persone con disabilità o non autosufficienti.

Nelle ore in cui si attende che il premier Mario Draghi anticipi qualcosa sul periodo successivo alla Pasqua, dunque, la Liguria si blinda come hanno fatto altre regioni d’Italia: alla base c’è il timore che i contagi continuino a salire, soprattutto in quelle località costiere tanto amate dai villeggianti. Il savonese è in particolare sotto stretta osservazione dopo il superamento dei 250 casi ogni 100.000 abitanti, numeri che fanno precipitare il territorio in zona rossa.

«Nell’imperiese non si è raggiunta questa soglia ma i numeri sono indubitabilmente in crescita, mentre il genovesato, il Tigullio e La Spezia hanno valori decisamente meno preoccupanti, anche dal punto di vista della pressione ospedaliera - ha detto Toti - A fronte di questo, se nelle prossime ore e nei prossimi giorni non ci fosse una inversione dei dati, che purtroppo non vedo al momento molto probabile, è possibile che per alcuni di quei distretti sanitari o per le intere province si possa pensare a un prolungamento delle misure ulteriormente restrittive, tenendo però naturalmente conto dei parametri nazionali per l’assegnazione delle zone per l’intera regione».

Non è escluso, insomma, che la zona rossa si prolunghi anche dopo Pasqua localmente, ma la Regione resta in attesa della decisione del governo, che potrebbe comunque decidere - visto il trend in salita che caratterizza tutta l’italia - di inasprire ulteriormente i parametri per l’assegnazione delle zone abbassando tutte le soglie di rischio.

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