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Coronavirus

Variante Omicron, cosa sappiamo? Quanto è contagiosa? Le risposte di Bassetti

Il direttore della della clinica malattie infettive del San Martino ha risposto sui propri social alle domande più frequenti sulla nuova variante del covid

Cosa sappiamo sulla variante Omicron? Quali quadri clinici dà la variante Omicron? Il vaccino funziona? A queste domande ha risposto Matteo Bassetti, direttore della della clinica malattie infettive del San Martino, attraverso un video pubblicato sui propri social.

Cosa sappiamo sulla variante Omicron?

"Secondo quanto hanno spiegato i colleghi inglesi - ha detto l'infettivologo genovese - i primi casi visti sembrano essere dei casi meno impegnativi di quelli che avevamo sia con il virus originale che con la variante Delta. Uno studio che è stato pubblicato in questi giorni dice che la variante Omicron si concentra settanta volte in più nei bronchi rispetto alla Delta e dieci volte meno nei polmoni. Questo vuol dire che un conto è avere una bronchite, infezione che rimane nelle alte vie respiratorie, e un'altra è avere una polmonite".

Quanto è contagiosa? 

"La Omicron è molto più contagiosa della Delta - prosegue Bassetti - che a sua volta era più contagiosa del virus originale. Probabilmente ha una contagiosità tra una malattia come la varicella e una come il morbillo che è una delle malattie infettive più contagiose. Questo evidentemente pone un problema, non tanto per un impatto sulla mortalità ma per la mobilità, per il numero di persone che potrebbero essere contemporaneamente malate. Se una variante del genere arrivasse su una popolazione scoperta potrebbero esserci davvero milioni di persone che stanno male contemporaneamente e, anche senza arrivare a quadri aggressivi, questo sarebbe un grosso problema. Parliamo di un R0 che può arrivare a 14, ovvero ogni persona che si contagia può a sua volta contagiarne altre 14, per la normale influenza questo dato è intorno a 1-2".

I vaccini funzionano? 

"Due dosi di vaccino sono probabilmente in grado di evitare di avere le forme più impegnative, ma la cosa più importante è che tre dosi ripristinano praticamente la funzionalità completa del vaccino. Chi è triplo vaccinato non dovrebbe avere problemi con la Omicron, salvo il fatto che potrebbe evidentemente contagiarsi come già avviene in una percentuale molto piccola, ma con rischi davvero blandi. Un Paese come il nostro che ha tantissime seconde dosi e ha oltre il 20/25% della popolazione con la terza dose non deve essere terrorizzato da questa variante".

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