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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus, 4988 positivi in Liguria, tornano a salire i contagi

Scendono ancora i ricoveri, per un totale di 831 persone, di cui 82 in terapia intensiva, in ospedale. A casa si stanno curando 2.667 persone, scendono ancora le persone in sorveglianza attiva

Sono 4.988 i positivi in Liguria a domenica 26 aprile, e il numero di nuovi contagi torna a crescere: la cifra ammonta infatti a 205 (sabato erano 128), tenendo conto dei guariti (100) e dei decessi (21 schede) in più rispetto a sabato. I test effettuati sono 42607, 1482 più di sabato.

Scendono ancora i ricoveri: domenica si segnano 11 casi in meno rispetto a sabato, per un totale di 831 persone di cui 82 in terapia intensiva.

Su 4988 casi, la maggior parte (2889) è in provincia di Genova, seguita da Imperia (914), Savona (816) e La Spezia (360).

Al domicilio si stanno curando in totale 2667 persone, 76 più di sabato. Sempre in totale, i clinicamente guariti, asintomatici ma ancora positivi e al domicilio, sono 1490, 19 più di sabato. I guariti con 2 test consecutivi negativi sono 1404 (100 più di sabato). I decessi sonon 1112 in totale (21 schede decessi più di sabato).

I soggetti in sorveglianza attiva in tutta la regione sono 1847.

Nel frattempo il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato una nuova conferenza stampa sulla fase 2, domenica alle 20,20.

Gli ospedalizzati continuano a diminuire

«Il dato positivo è che gli ospedalizzati continuano a diminuire» ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti domenica pomeriggio. «Sono numeri ben diversi rispetto al picco di 3-4 settimane fa quando erano più del doppio le terapie intensive. Anche i guariti aumentano, sono 100 ben più di ieri».

Liguria: in arrivo il via libera a passeggiate e al take away

«Da domani di fatto si apre quella "fase 2" di cui si è ampiamente parlato, e su cui credo che il Governo voglia intervenire - ha proseguito Toti nel pomeriggio -. Noi abbiamo appena firmato un'ordinanza che riguarda alcuni temi in coerenza con il decreto del premier attualmente vigente, ma che consente un'interpretazione delle norme in modo da prepararsi alla fase 2». 

Ecco i punti salienti della nuova ordinanza che entra in vigore dalla mezzanotte di lunedì 27 aprile:

- Consentita la vendita del cibo da asporto (a esclusione degli esercizi localizzati in aree e spazi pubblici a cui è interdetto l'accesso per ordinanze sindacali): oltre alle consegne a domicilio dunque si potrà andare rispettando la distanza sociale - come già succede quando si va a fare la spesa - per andare a ritirare il cibo sul posto. Resta sospeso il consumo sul posto di alimenti e bavande.

- Consentita la vendita di calzature per bambini: «I bambini in questi 60 giorni di chisuura totale crescono» ha detto Toti.

- Consentita la toelettatura di animali da compagnia purché si svolga su appuntamento e senza contatto diretto tra persone: si potrà portare l'animale, lasciarlo in negozio e poi andarlo a prendere.

- Passeggiate all'aria aperta, corsa e utilizzo bici dalle 6 alle 22 (dietro front per quanto riguarda le dichiarazioni dello stesso Toti sabato, che aveva detto di non voler prevedere orari contrariamente alla bozza che era circolata). Si potrà uscire a questo fine nell'ambito del Comune o - per quanto riguarda Genova - del municipio di residenza. Consentite altre attività come passeggiata a cavallo, pesca sportiva lungo fiumi e foci di fiumi. Si potrà andare da soli o al massimo coinvolgendo persone residenti nella stessa abitazione. «Questo consente alle famiglie che vivono insieme di poter uscire anche con i propri bambini che da troppo tempo sono rinchiusi» ha detto Toti.

- È consentito l’allenamento e addestramento dei cavalli da svolgersi in maniera individuale da parte dei proprietari degli animali presso maneggi autorizzati all’interno del territorio regionale.

- È consentito l’allenamento e addestramento dei cani in aree autorizzate senza il contatto diretto tra le persone, nel rispetto del distanziamento sociale.

- Possibile lo spostamento con motoveicolo da parte di 2 persone a patto che siano conviventi.

- Consentita la coltivazione del terreno per uso agricolo, con autodichiarazione del possesso della superficie agricola coltivata. Lo spostamento è consentito a una sola persona con obbligo di rientro in giornata. Si può andare a coltivare l'orto anche fuori Comune.

- Consentita la vendita solo in alcuni esercizi quali fiorerie e esercizi di prodotti florovivaistici; consentita anche la vendita di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso nei negozi specializzati.

- Consentito anche ai residenti in Regione Liguria di spostarsi sul territorio regionale per raggiungere le seconde case di proprietà per lo svolgimento di attività di manutenzione e riparazione ed è obbligatorio il rientro in giornata; sono consentiti gli spostamenti di autovetture con più di un passeggero a bordo solo se provenienti dalla stessa residenza.

- I sindaci potranno disciplinare con proprie ordinanze l’apertura dei cimiteri, nel rispetto del distanziamento sociale.

- Nelle giornate di domenica fino al 10 maggio l’orario di chiusura dei punti vendita degli esercizi commerciali per i quali è prevista l’apertura dai provvedimenti statali è fissato entro le ore 15.

Diversamente da quanto circolato in una prima bozza del decreto, è dietro front su parrucchieri ed estetisti a domicilio dopo i consigli espressi dai rappresentanti di categoria.

Bucci: «In un paio di settimane presenteremo un piano per la mobilità»

«Ci sono arrivate molte richieste su bici e altri mezzi che consentono di alleggerire il trasporto pubblico: stiamo approfondendo il discorso, ci stiamo lavorando e accettiamo consigli. Non avremo tempo di fare piste ciclabili per tutti ma ad esempio potremmo prendere una corsia e tenerla solo per bici, moto elettriche eccetera, penalizzando il trasporto in auto ma è quello che la città chiede. Prevediamo nel giro di un paio di settimane di presentare un piano preciso per la mobilità anche elettrica in città»

Cosa succede dal 4 maggio

E a livello nazionale cosa succederà a partire dal 4 maggio? Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte spiegherà i dettagli della "fase 2" nel corso di una conferenza stampa alle 20,20 di domenica.

Dal 4 maggio con tutta probabilità sarà consentita la ripartenza di buona parte delle imprese, dalla manifattura alle costruzioni, e verranno allentate anche alcune misure sugli spostamenti. Insomma, la fine del lockdown totale ma - è bene ricordarlo - non quella dell'emergenza: si va piuttosto verso una graduale e lenta riapertura, con regole sempre molto stringenti, per far convivere ripresa delle attività e della circolazione con il coronavirus.

Insomma non sarà un "liberi tutti", ma verranno consentiti maggiori spostamenti, probabilmente per il momento solo all'interno del proprio comune di residenza.

E alcuni locali non riapriranno ancora, come ad esempio bar e ristoranti, considerati tra i luoghi più a "rischio" per contrarre il covid, che però potranno probabilmente procedere non solo con le consegne a domicilio, come già succede, ma anche con attività da asporto.

Per quanto riguarda la scuola, come già anticipato non si tornerà sui banchi per quest'anno. Se ne riparlerà a settembre. Nel decreto in preparazione, ha lasciato trapelare Conte, saranno previste misure specifiche di sostegno per genitori con figli a casa, come congedo straordinario e bonus babysitter.

Sì ai bagni in mare, ma rispettando le regole di sicurezza

A meno di specifiche ordinanze dei singoli Comuni, chi abita in una località di mare o vicino a un lago può fare il bagno, purché si rispettino le distanze di sicurezza. È quanto emerge da un chiarimento sul sito del Governo nell'apposito spazio delle domande e risposte sul coronavirus e il lockdown. 

Questo vuol dire però che il mare dev'essere in prossimità della propria abitazione principale, anche perché viene chiarito che per praticare queste attività non bisogna prevedere «l'utilizzo di mezzi di locomozione pubblici o privati, nè significativi spostamenti». Insomma sì al bagno, ma solo se il mare è sotto casa.

L'attività ovviamente è vietata ai soggetti positivi o in quarantena, e deve essere effettuata «individualmente e comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona», così recita il sito del Governo.

Distribuzione mascherine

Da martedì sarà possibile inviare segnalazioni in merito a mancate consegne di mascherine alla mail segnalazionimascherineliguria@gmail.com. Lo ha annunciato l'assessore regionale alla Protezione civile Giampedrone in conferenza stampa venerdì sera.

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