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Coronavirus: chiusi h24 e sale giochi in tutta la città, i provvedimenti per le zone "rosse"

Da giovedì a mezzogiorno entra in vigore una nuova ordinanza divisa in due parti, la prima riguarda tutta Genova, la seconda i quartieri in cui il virus è penetrato con più violenza

Era nell’aria ormai dai giorni, e alla fine la stretta è arrivata: a partire da giovedì a mezzogiorno e per 39 giorni, sino allo scadere del nuovo dpcm del 13 ottobre, a Genova entra in vigore una nuova ordinanza che inasprisce le misure attuali.

Distributori h24 e sale giochi chiusi in tutta la città, stretta su chi vende alcol

L'ordinanza, che si focalizza su Genova in quanto città ligure in cui la situazione è più critica, è divisa in due parti: la prima riguarda tutta la città e prevede la chiusura dei distributori h24 su tutto il territorio e la chiusura, dalle 21 alle ore 8, degli esercizi commerciali che vendono generi alimentari (negozi, minimarket, supermarket), a patto che certifichino di non vendere bevande alcoliche (in quel caso possono restare aperti).

La vendita è sempre ammessa, invece, con consegna a domicilio: «Sono compresi anche i supermercati, chi vuole restare aperto deve garantire che non venderà bevande alcoliche», ha chiarito Bucci, aggiungendo che i distributori saranno chiusi perchè «creano aggregazione, e c'è anche una questione di sanificazione».

Sono chiuse, inoltre, in tutta Genova le sale da gioco, come confermato anche dal sindaco Marco Bucci nel punto stampa condotto insieme con il presidente della Regione Giovanni Toti.

Sampierdarena, Rivarolo, Certosa e Cornigliano: i provvedimenti più stringenti 

A Sampierdarena, Rivarolo, Certosa, Cornigliano e in centro storico, le zone di Genova in cui il coronavirus si sta diffondendo con maggiore potenza, entrano inoltre in vigore misure ancora più restrittive finalizzate a stringere la morsa su un contagio che aumenta, come dimostrano i tamponi di laboratorio e i test rapidi condotti alla Commenda, che è arrivata a fare 2.000 test al giorno.

I confini delle nuove "zone rosse" e cosa sarà vietato fare

L’ordinanza impone il divieto di assembramento h24 (e non dalle 21 alle 8 come inizialmente detto dal sindaco) e la chiusura dei circoli pubblici e privati: «Divieto di assembramento vuol dire che si può andare a casa camminando - ha spiegato Bucci - ma non si può sostare con altre persone fermi in un punto, lo stesso divieto introdotto alla Spezia qualche settimana fa che ha dato i suoi frutti». Un modo per cercare di arginare i contagi derivanti dal ritrovo in strada e nei circoli, soprattutto quelli privati.

«Qualche strada rimarrà fuori e qualche strada rimarrà dentro - ha detto Bucci riferendosi all’ordinanza dettagliata pubblicata giovedì mattina - dovremo fare qualche piccolo cambiamento perché la mappatarura è stata fatta ma è possibile siano necessari cambiamenti. Via via che passano i giorni e con l’andamento della pandemia le valuteremo nuovamente, c’è necessità di collaborazione da parte di tutti perché la situazione non è simpatica. Genova è la parte più grave di tutta la Liguria, sono certo della collaborazione di tutti i genovesi e sono certo che riusciremo a vincere la battaglia».

Ricapitolando, dunque, le misure in vigore a Genova sono:

In tutta la città: 

- Chiusura totale delle attività di vendita al dettaglio e/o somministrazione di alimenti e bevande effettuate mediante apparecchi automatici in appositi locali ad esse adibiti in modo esclusivo o prevalente. L’attività è inibita in tale modalità per qualsiasi genere merceologico; 

- Chiusura notturna (dalle 21 alle 8 del giorno successivo) degli esercizi di vicinato alimentare, degli artigiani alimentari, delle medie e grandi strutture di vendita di alimentari.  Possono restare aperte anche in tale fascia oraria le attività di cui sopra in cui sia garantito che non vengano vendute bevande alcoliche in qualsiasi forma e di qualsiasi gradazione. È comunque sempre ammessa la vendita tramite consegna al domicilio.  

 Nelle aree Centro Storico (con esclusione del Porto Antico), Sampierdarena, Cornigliano e Rivarolo (vie definite nell'allegato 1 dell'ordinanza): 

- Divieto delle attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo
- Divieto di manifestazioni pubbliche e private
- Divieto assoluto di assembramento 
- Chiusura dei centri culturali e sociali e circoli ludico ricreativi

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