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Coronavirus

Natale in lockdown, feste blindate in attesa dei primi vaccini

Domenica 27 dicembre è il "vaccine day", il giorno in cui le prime persone verranno vaccinate contro il coronavirus. In Liguria, intanto, l'Rt è di poco superiore allo 0,8

L’indice di contagiosità del coronavirus in Liguria, alla Vigilia di Natale, era di poco sopra lo 0.8, 0.83 a essere precisi. E in questi giorni di festa, tra pranzi e cenoni di Natale blindati e spostamenti sorvegliati, gli occhi sono puntati su domenica 27 dicembre, giorno in cui i primi liguri verranno vaccinati contro la covid-19.

Il “Vaccine Day” è fissato per domenica al San Martin, hub regionale per la gestione dell’emergenza coronavirus. La prima a ricevere la dose del vaccino Pfizer sarà l’infermiera Gloria Capriata: 48 anni, dal 1992 lavora al San Martino ed è in prima linea nella lotta al virus in quanto coordinatrice infermieristica della Rianimazione M2 del Monoblocco.

Vaccino, l’infermiera Gloria è la prima. Toti: «Non vedo l’ora di vaccinarmi»

Le prime dosi di vaccini sono arrivati la mattina di Natale in Italia, superando la frontiera diretti verso Roma: dallo Spallanzani, verranno smistati nelle singole regioni sulla base delle richieste avanzate, e a Genova ne arriveranno 320 vaccini, destinati a una rappresentanza delle categorie più fragili o a rischio: ospiti e agli operatori di due Rsa di Genova, al personale dell'ospedale San Martino, ai volontari delle pubbliche assistenze, ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta.

La vaccinazione proseguirà nelle giornate del 28, 29 e 30 dicembre, e via via che entreranno in funzione altri 15 centri di inoculazione del vaccino verranno somministrate tutte e 60.000 le prime dosi: «Gloria è stata scelta come la prima simbolica vaccinata della Liguria - ha ricordato la Vigilia il presidente della Regione Giovanni Toti - per fortuna operatori sanitari di ogni genere hanno risposto molto bene all’appello, più dell’85% non vede l’ora di fare il vaccino e anche io non vedo l’ora, ma non sarò tra i primi perché è giusto lasciare le dosi a chi ne ha più bisogno. Noi siamo pronti, la Liguria è prontissima e tutto il vaccino che ci manderanno da Roma non verrà fatto dormire neanche un minuto nei frigoriferi».

A Genova scatta la zona rossa

La Vigilia di Natale, intanto, è stata la giornata in cui è entrata ufficialmente in vigore la zona rossa in Liguria, come nel resto d’Italia. Ultimi acquisti a parte, i genovesi si sono preparati al giorno di Natale, in cui è consentito spostarsi in un massimo di due persone per andare a trovare amici e parenti in tutto il territorio regionale, a patto di farlo nella fascia 

I consigli per prevenire il contagio, in caso di pranzi condivisi, sono arrivati dagli esperti, in primis Matteo Bassetti, che ha consigliato di tenere le finestre aperte, mangiare in stoviglie di plastica e tenere la distanza a tavola: ««Non più di 8- massimo 10 persone (a seconda delle dimensioni della casa), ben distanziate, possibilmente appartenenti a non più di due nuclei familiari - Mascherina ffp2 ai nonni. Piatti e bicchieri di plastica. Evitare baci e abbracci. Ben coperti perché meglio aprire le finestre. Occorre evitare che il Natale diventi un moltiplicatore di contagi».

«La Liguria resterà in zona rossa sino al 27, torneremo in zona arancione sino al 31, tutte queste misure costano sacrifici, dolore e delusione a tutti coloro che volevano vedersi e alle imprese che volevano lavorare - ha concluso Toti - Sono però misure che dovrebbero portare una curva del contagio ancora migliore per uscire il 7 gennaio da questo periodo di festa con numeri che ci consentano di tornare al più presto alla vita normale. Il 7 riapriranno anche le scuole, spero potranno riaprire la sera anche i ristoranti».

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