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Giovedì, 28 Marzo 2024
Coronavirus

Natale: ipotesi Italia zona rossa, il disappunto di Toti

Una decisione è attesa nelle prossime ore. Ma dal confronto odierno fra Regioni e Governo è emersa la volontà di adottare la linea del rigore per cercare di scongiurare una terza ondata di contagi da coronavirus

«Francamente non riesco a capire perché questo Paese non riesca a tenere le stesse regole per almeno una settimana». Con queste parole si apre un post del governatore ligure, Giovanni Toti, che esprime tutte le sue perplessità dopo il confronto avuto con il governo in vista delle prossime feste, durante il quale alcuni governatori hanno chiesto all'esecutivo di intervenire con misure rigide per il periodo di Natale.

Fra questi non c'è Giovanni Toti, che prosegue «il 3 dicembre abbiamo deciso di dividere l'Italia in zone di rischio diverse, a seconda della pericolosità del covid: gialla, arancione e rossa. Ora, all'improvviso, prima delle feste... cambio! Abbiamo scherzato, tutta zona rossa».

«Un po' come il Cashback - prosegue Toti -: un provvedimento preso per invitare i cittadini a spendere nei negozi e aiutare i commercianti, salvo poi sgridarli come fossero bimbi discoli perché lo hanno fatto! Per favore, un po' di stabilità emotiva. Giusto chiudere dove la situazione è seria, ma giusto anche consentire un po' di vita alle famiglie, ai commercianti, ai ristoranti, ai bar laddove il virus lo consente. Perché la Liguria, ad esempio, che oggi ha un Rt sotto lo 0,7, dovrebbe applicare restrizioni che non abbiamo preso neppure quando la situazione era ben più grave? E perché proprio nei giorni in cui, dopo un anno doloroso e difficile, famiglie e imprese vorrebbero solo prendere un po' di respiro?», si domanda in modo retorico il governatore.

«Con prudenza - conclude Toti - rispettiamo le regole, ma quelle che ci siamo dati e che stanno funzionando. Senza copiare i vicini tedeschi, che per altro risarciscono chi chiude con l’80% del fatturato. E che comunque applicheranno regole sociali meno draconiane di quelle di cui si parla qui da noi».

Tornando alle decisioni del governo, dovrebbe esserci da aspettare al massimo fino a giovedì 17 dicembre. Durante il confronto Stato-Regioni non è mancato chi ha fatto notare che il problema degli assembramenti nelle vie dello shopping si riproporrà già durante questo fine settimana. In particolare, il presidente Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento, avrebbe chiesto di anticipare la zona rossa addirittura al 19 dicembre. «Il rischio è che si creino assembramenti anche in questo week end", ha detto Fugatti chiedendo però al governo di garantire ristori adeguati «per tutte le attività».

Il governatore veneto Luca Zaia ha commentato così l'incontro governo-regioni di stamane. «Con i ministri abbiamo parlato della necessità di misure restrittive, il tema è quello del prossimo fine settimana e del periodo natalizio. Non voglio anticipare quali saranno, ormai è questione di ore, vediamo quale sarà la soluzione. Dopo la riunione di questa mattina con il governo - ha spiegato -, ci siamo riaggiornati con questa scaletta: alle 12.30 di oggi il governo si riunisce, stasera o al massimo domani mattina ci sarà un nuovo incontro tra regioni e governo. E io ho chiesto che le misure, in caso, vengano decise stasera o al massimo domani in vista del prossimo weekend. Domani avremo una nuova conferenza Stato-Regioni, per un ultimo incontro e chiudere questa partita». Il governatore ha poi aggiunto: «La base di partenza, in ogni caso, è quella delle restrizioni per il prossimo fine settimana, per poi passare al periodo natalizio. Ci stiamo lavorando, ormai è questioni di ore, vederemo quale sarà la soluzione proposta dal governo».

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