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Giovedì, 25 Aprile 2024
Coronavirus

Asl 5, modulo definisce gli omosessuali come «soggetti con comportamenti a rischio». Toti: «È del Ministero»

La denuncia è partita dal consigliere regionale Ferruccio Sansa. Toti: «Errore inaccettabile». Poi la scoperta: l'espressione era in un documento del Ministero della Salute, prima stesura novembre 2018

Il caso è esploso come una "bomba" a metà giornata, con un post del consigliere regionale Ferruccio Sansa. Sulla sua bacheca Facebook, Sansa ha postato un modulo emesso da Asl 5 spezzina per accedere alla vaccinazione covid-19. 

Nel documento, fornito a Sansa da un conoscente, con carta intestata Asl 5, vengono elencate 30 categorie di persone, e al numero 10 si legge "Soggetto con comportamenti a rischio (tossicodipendente, soggetto dedico alla prostituzione, omosessuale)". 

«Abbiamo cercato di chiedere informazioni all'Asl 5 - spiega Sansa - dopo 13 telefonate senza risposta, compresi l'ufficio relazioni con il pubblico e il servizio covid-19, finalmente l'ufficio igiene pubblica e vaccinazioni ci ha risposto "Sì, conosciamo quel foglio, ma l'ha fatto un altro ufficio". Chiediamo alla Regione, ad Alisa e ad Asl 5 come sia stato possibile inserire, senza la benché minima evidenza scientifica, l'essere omosessuali nelle categorie di comportamenti a rischio».

Il post ha riscosso velocemente centinaia di condivisioni, e tantissime reazioni immediate di sdegno.

modulo vaccino covid-2

Toti avvia un'indagine interna per provvedimenti disciplinari

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, assessore alla Sanità, ha dichiarato in una nota che «stigmatizza e condanna fermamente quanto accaduto in Asl 5, in relazione alla comunicazione, fortemente discriminatoria, per l'accesso alla fase 2 della campagna di vaccinazione anti covid-19. Si ritiene che si tratti di un errore inaccettabile».

Per questo, Toti ha dato mandato alla Asl 5 di «ritirare quella comunicazione e agli uffici preposti di avviare subito un'indagine interna per individuare la responsabilità e adottare i relativi provvedimenti disciplinari. L'azienda sanitaria spezzina si scusa a nome dell'intera sanità ligure con tutti i cittadini che si siano sentiti offesi».

Codacons denuncia la Asl 5 per omofobia

Tra le reazioni immediate, quella del Codacons che ha deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di La Spezia contro la Asl, ritenendo che l’accaduto possa configurare veri e propri reati.

«Presenteremo domani un esposto alla magistratura di La Spezia chiedendo di aprire una indagine sulla Asl 5 per le possibili fattispecie di omofobia e discriminazioni – spiega il presidente Carlo Rienzi – Il nostro ordinamento, attraverso la Legge Mancino e l’art 604 bis del codice penale, punisce infatti qualsiasi atto di discriminazione e chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull'odio. Non c’è dubbio che l’aver inserito gli omosessuali come categoria a rischio, sull’esclusiva base dell’orientamento sessuale e senza alcun fondamento scientifico, rappresenta una grave forma di discriminazione su cui deve indagare la Procura».

«Chiediamo inoltre che i responsabili dell’errore siano puniti col licenziamento immediato, per la pesante offesa arrecata alla comunità Lgbt» conclude Rienzi.

Garibaldi e Natale (Pd): «Una discriminazione di cui la Liguria non si può macchiare»

Dalle fila del Partito Democratico in Regione Liguria, il capogruppo Luca Garibaldi e il consigliere spezzino Davide Natale denunciano la vicenda come «una discriminazione di cui la Liguria non si può macchiare».

«Un disservizio è scusabile, mentre una cosa del genere mai! - commenta il Consigliere Natale. «Alisa, la Asl5 e Regione Liguria spieghino immediatamente come sia stato possibile un atto discriminatorio del genere» continua il capogruppo Garibaldi.

Concludono i due consiglieri: «Chiediamo scusa ai cittadini liguri per non essere riusciti ad evitare di essere governati da una classe dirigente di questa natura!».

I due consiglieri comunicano che verranno chieste immediate spiegazioni, oltre che la cancellazione degli omossessuali da tale categorie e dei seri provvedimenti per chi ha scritto tale documento.

Toti: «L'errore deriva dal copia-incolla delle linee guida ministeriali»

Nel pomeriggio, Toti ha chiarito: «In merito all’incredibile e vergognosa inclusione degli omosessuali tra i “soggetti con fattori di rischio” per le priorità delle vaccinazioni, dopo una prima indagine interna della Asl 5 spezzina è emerso che l’errore deriva dal copia-incolla delle linee guida ministeriali. Ovviamente questo moltiplica lo sbaglio, certamente non lo cancella. Anzi. Altrettanto ovviamente consolida il mio giudizio circa la totale incapacità, insipienza, malafede e ottusità di certa opposizione in Regione Liguria, che pur di sparare fango non si premura di accertarsi e approfondire. E dire che di mestiere...».

Nel documento del Ministero (in allegato sotto l'articolo) arrivato alla versione 1.9 e con prima stesura risalente a novembre 2018, la definizione di "soggetto con comportamenti a rischio" è contenuta nell'area "Categorie a rischio". «Indica - c'è scritto - la categoria a rischio per la quale viene raccomandata la vaccinazione (esposizione lavorativa, stile di vita, viaggi) coerenti con le categorie previste dal Pnpv vigente».

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