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Covid, primi pazienti trattati con monoclonali. Toti: "Una preziosa arma in più"

Il professore Bassetti ha spiegato che sono scelti da Aifa "sulla base della prevalenza dei contagi"

"Pochi minuti fa abbiamo trattato il primo paziente in Liguria con anticorpi monoclonali, è un signore di 71 anni con cardiopatia, intercettato grazie alla collaborazione con il medico di medicina generale nella mattinata. È stato ricoverato circa un'ora ed è tornato a casa".

Lo ha annunciato il direttore della clinica Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti, nel punto stampa quotidiano sull'epidemia covid. Il protocollo in Liguria prevede 3 hub dove gli anticorpi monoclonali contro il covid sono stoccati, con la partecipazione di tutti i centri di malattie infettive che hanno il compito di interagire con medici di medicina generale, ha spiegato Bassetti. "Deve essere somministrato molto precocemente entro 72 ore dalla positività o entro dieci giorni dall'esordio sintomi. Per far questo bisogna andar a prendere il paziente a casa".

I malati candidabili a questa cura sono pazienti con più di 65 anni o comorbidità, "soggetti in cui il covid può dare una malattia più grave", ha spiegato precisando anche che la distribuzione dei farmaci è stata scelta da Aifa "sulla base della prevalenza dei contagi" e che le fiale attuali sono "ben sopra la necessità attuale". Già domani mattina abbiamo 2 pazienti che arriveranno in reparto - ha anche raccontato Bassetti - siamo pronti a fare 15 trattamenti al giorno e se ci sarà una maggior richiesta siamo pronti ad avere più possibilità ogni giorno di offrire questa nuova possibilità di trattamento".

"Concludiamo questa lunga giornata con una bella notizia - ha scritto il presidente Toti sulla sua pagina Facebook giovedì sera - oggi all’Ospedale San Martino di Genova il primo paziente è stato trattato con anticorpi monoclonali. Finalmente, grazie al lavoro dell’amico Matteo Bassetti, della nostra sanità e al protocollo di collaborazione con la medicina territoriale, possiamo iniziare ad utilizzarli per curare precocemente i cittadini positivi al Covid e ridurre così i ricoveri in ospedale e i decessi. Una preziosa arma in più per combattere insieme il virus!"

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