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Coronavirus, Conte annuncia la fase 2: cosa cambia dal 4 maggio

Il premier Conte ha parlato domenica 26 aprile in serata per annunciare il nuovo decreto

Il premier Giuseppe Conte ha preso la parola nella serata di domenica 26 aprile per annunciare le novità per la fase 2, che prenderà il via in Italia dal 4 maggio (in Liguria il governatore Toti ha annunciato nel pomeriggio nuove misure a livello regionale già da lunedì 27 aprile).

È importante ricordare che non sarà un "liberi tutti", per non vanificare i sacrifici di queste settimane e per non dover ricominciare da capo: bisognerà dunque stare molto attenti a rispettare le regole di sicurezza e distanziamento sociale.

«Grazie ai sacrifici fin qui fatti stiamo riuscendo a contenere l'epidemia - ha detto Conte - avete manifestato tutti forza, coraggio, senso di responsabilità e di comunità. Adesso inizia per tutti la fase di convivenza con il virus, la curva di contagio potrà risalire in alcune aree del Paese il rischio c'è e dobbiamo assumercelo con metodo e rigore. Nella fase 2 sarà dunque fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi. Anche nelle relazioni famigliari bisogna stare attenti. Teniamo conto che gli esperti ci dicono che almeno 1 contagiato su 4 deve il contagio alle relazioni famigliari. Vogliamo tutti che il Paese riparta ma non dobbiamo ammalarci. Se non rispettiamo le precauzioni la curva risalirà e potrà andare fuori controllo, aumenteranno i defunti e avremo danni irreversibili per la nostra economia. Se ami l'Italia rispetti le distanze. Al Governo dovremo essere pronti per intervenire laddove la curva dell'andamento dovesse divenire critico».

Prezzo fisso per le mascherine

Si dovranno adottare le precauzioni e utilizzare «i dpi, a questo fine abbiamo sollecitato il commissario Arcuri che interviene a calmierare e fissare il prezzo di mercato delle mascherine, avremo un prezzo equo per remunerare le imprese che lavorano in questo settore, ma non consentiremo altro. Il prezzo sarà fissato per 0,50 euro per mascherine chirurgiche e dai dispositivi di protezione sarà eliminata l'Iva».

Le misure dal 4 maggio

Dal 4 maggio e fino al 18 maggio «avremo una conferma generalizzata per le misure di distanziamento e gli spostamenti, rimarranno le motivazioni per lavoro, necessità e salute all'interno delle regioni. Aggiungiamo solo la possibilità di spostamenti mirati per fare visita ai congiunti. Saranno visite mirate fatte nel rispetto delle distanze con adozione di mascherine e divieto di assembramento, non stiamo dicendo che dal 4 maggio saranno consentiti party e ritrovi di famiglia. I divieti di assembramenti rimarranno in luoghi pubblici e privati. I sindaci possono disporre le chiusure di aree laddove non ci sia la possiblità di assicurare il rispetto delle prescrizioni».

Fin qui era possibile svolgere un'attività motoria nei pressi della propria casa, adesso ci si potrà allontanare ma rispettando la distanza di sicurezza. Saranno consentite dal 4 maggio le sessioni di allenamenti degli atleti professionisti e non ma riconosciuti di interesse nazionale dalle federazioni. Ma gli allenamenti saranno consentiti solo senza assembramenti, a porte chiuse, e rispettando il distanziamento sociale.

Per le cerimonie funebri «c'è stata un'apertura, credo abbia addolorato tutti il fatto di aver assistito a tanti decessi senza la possibilità di un ultimo gesto di raccoglimento. Saranno consentite le cerimonie funebri ma solo con fino a un massimo di 15 congiunti possibilmente da celebrarsi all'aperto con le mascherine».

Dal 4 maggio «sarà consentita attività di ristorazione con asporto, ma che nessuno pensi che davanti a bar e ristoranti ci possano essere assembramenti, bisognerà stare in fila rispettare le distanze e consumare a casa». 

Per le attività produttive «riapre tutta la manifattura, tutto il settore delle costruzioni, e del commercio all'ingrosso funzionale alle prime due industrie. È consentita la riapertura ma le aziende interessate dovranno rispettare rigorosamente protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro. Nei prossimi giorni verranno consentite attività per predisporre i luoghi di lavoro». Idem anche per i cantieri.

Un passaggio critico è quello dei flussi dei lavoratori che si sposteranno: «Previsto protocollo di sicurezza anche per i mezzi di trasporto. Bisognerà che tutte le aziende si predispongano al rispetto delle norme di sicurezza».

«Ci avviamo ad allentare il lockdown per il 4 maggio, ma attenzione: le Regioni con cui la collaborazione dovrà essere ancora più integrata dovranno quotidianamente informarci sull'andamento della curva epidemiologica dei nostri territori e sull'adeguatezza del sistema sanitario regionale. A 3 giorni dall'adozione di questo decreto il Ministro della Salute indicherà delle "soglie sentinella", sulla base di questi parametri potremo intervenire quando vedremp situazioni critiche e di "chiudere il rubinetto". Non possiamo permettere che il contagio ci sfugga di mano per questo ci assumiamo il rischio di riapertura ma con tutte le precauzioni del caso».

Mentre il 4 maggio riaprirà il commercio al'ingrosso, il 18 maggio è in programma la riapertura anche del commercio al dettaglio, insieme a musei, mostre e biblioteche, e allenamenti a squadre in campo sportivo. E poi il 1 giugno è la data per cui il Governo vorrebbe riaprire bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici. «È una riapertura a tappe e ci prendiamo qualche giorno ancora per adottare cautele che comunicheremo per tempo in modo che gli interessati possano predisporsi. Faremo il possibile nei prossimi giorni per intervenire su altre attività come quelle che svolgono gli stabilimenti balneari in modo da consentire una programmazione della stagione estiva».

«Pensiamo a cosa ciascuno di noi può fare»

«Ci aspetta una sfida complessa, molti di voi vorrebbero un definitivo allentamento delle restrizioni, possiamo anche reagire negativamente, potremmo affidarci al risentimento, alla rabbia, potremmo prendercela con chiunque ci capiti a tiro, con i politici, con la stampa, con le Regoni, con il Governo. Oppure possiamo scacciare via rabbia e risentimento, e pensare a cosa ciascuno di noi può fare per consentire una rapida ripresa. Dipende da noi, tutti indistintamente nelle prossime settimane dobbiamo gettare le basi della ripartenza del Paese, dobbiamo rimboccarci le maniche, e il Governo farà la sua parte, servirà una stagione intensa di riforme, sarà l'occasione per cambiare le cose che non vanno da tempo. Continueremo a batterci in Europa e in Italia» ha detto Conte.

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