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Coronavirus

Covid, Bassetti: "A Natale non avremo problemi, ma occhio al picco di influenza"

La crescita influenzale si sta avvicinando al picco e contemporaneamente gli ospedali si trovano sotto stress non tanto per il covid quanto per le procedure legate al coronavirus, secondo Bassetti

Lo scenario del covid a Natale non è destinato a sollevare troppi problemi, ma bisognerà guardarsi le spalle dall'influenza stagionale: a dirlo, il direttore della clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, commentando il report settimanale del coronavirus della Cabina di regia Iss-Ministero della Salute.

"Per il Natale non avremo problemi con il covid - è il commento di Bassetti ad Adnkronos Salute -. Mi preoccupa però il covid come 'rumore di fondo' in questo momento di forte crescita influenzale che si sta avvicinando al picco e con gli ospedali sotto stress per le procedure legate al covid. Se l'influenza crescerà ancora si andrà a sommare a questo 'rumore', come se avessimo l'acqua molto vicino all'argine del fiume e c'è stata una pioggia torrenziale. Speriamo non ci sia l'esondazione".

I dati del monitoraggio "mi fanno stare tranquillo, ma servono a poco - precisa l'esperto - Sapere che in terapia intensiva ci sono tot persone con tampone positivo serve a poco: magari sono lì per un trauma, per un intervento o per mille ragioni. Il bollettino settimanale anche se non ci fosse più non mi cambierebbe nulla", rimarca Bassetti che aggiunge come "questi numeri dal punto di vista clinico non vogliono dire nulla. Con questo sistema di monitoraggio non sappiamo esattamente quanta gente nella realtà ha una infezione sintomatica da covid e questa è un'anomalia italiana perché non siamo stati capaci di differenziare chi arrivava dal medico o in ospedale con i sintomi e chi invece era positivo senza sintomi".

L'appello di Gratarola: "In ospedale solo se necessario"

Da diversi giorni intanto è critica la situazione nei pronto soccorso, tra aumento di contagi da covid e influenza. L'assessore regionale alla sanità Angelo Gratarola ha lanciato un appello ai cittadini, invitandoli a non intasare le strutture e a recarsi in ospedale solo se davvero necessario. Come ricorda anche il ministero della Salute, è bene utilizzare queste strutture per problemi acuti e non risolvibili dal medico di famiglia, dal pediatra di libera scelta o dai medici della continuità assistenziale (ex guardia medica).

"Il Pronto Soccorso - sottolinea la Regione in una nota - non è, infatti, una struttura adatta a trattare patologie croniche o non urgenti. Come evidenziato anche dalle indicazioni ministeriali, non bisogna dunque rivolgersi al pronto soccorso se ci si trova in queste situazioni: per evitare il pagamento del ticket o per propria comodità; nel caso di visite specialistiche, per evitare liste di attesa; per ottenere la compilazione di ricette e/o di certificati; per ottenere controlli clinici non motivati da situazioni urgenti; per evitare di chiamare il proprio medico curante; per ottenere prestazioni che potrebbero essere erogate attraverso i servizi ambulatoriali".

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