Focolaio in casa di riposo, anticorpi monoclonali ai 25 positivi con terza dose
Un'equipe del San Martino, composta da due medici e un infermiere, coordinata dal professor Matteo Bassetti, ha raggiunto la struttura per infondere direttamente gli anticorpi monoclonali ai pazienti
Sono stati confermati i 25 casi di positività al covid-19 (tutti vaccinati con terza dose) tra i pazienti della casa di riposo Macciò di Masone, che vanno ad aggiungersi a sette operatori sanitari, anch'essi risultati positivi. Fortunatamente, tutte le persone interessate stanno affrontando il virus in buone condizioni di salute; si registra un solo caso di ospedalizzazione tra gli ospiti della residenza a causa di diverse problematiche sanitarie, oltre alla positività riscontrata.
Questa mattina, 25 novembre 2021, i 25 ospiti vengono trattati direttamente presso la struttura con gli anticorpi monoclonali anti covid-19. Un'equipe del San Martino, composta da due medici e un infermiere, coordinata dal professor Matteo Bassetti, direttore Clinica Malattie infettive del San Martino e coordinatore del Diar Alisa malattie infettive, ha raggiunto la struttura per infondere direttamente gli anticorpi monoclonali ai pazienti, che necessitano di questo trattamento per positività al covid-19.
Domenica scorsa, un'equipe sanitaria di Asl1 ha trattato con anticorpi monoclonali otto anziani ospiti risultati positivi al covid presso una residenza per anziani ad Arma di Taggia.
"Grazie a un efficace lavoro di squadra è stato possibile evitare l'ospedalizzazione dei 25 ospiti risultati positivi al covid-19 - sottolinea Giovanni Toti, presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria -. Nei giorni scorsi, nell'ambito di uno screening periodico di controllo, sono stati individuate delle positività tra gli ospiti di una rsa di Masone: con questo intervento, abbiamo potuto trattarli nella propria struttura, grazie alla sinergia tra Alisa, Policlinico San Martino, Asl 3, in collaborazione con la direzione sanitaria della struttura interessata".
"Siamo state tra le prime regioni a impiegare i monoclonali e, ad oggi in Liguria, sono stati trattati oltre 700 pazienti - sottolinea Matteo Bassetti, direttore Clinica Malattie infettive del San Martino e coordinatore del Diar Alisa Malattie infettive -. Fino ai giorni scorsi li avevamo somministrati unicamente in ospedale ma l'opportunità di poterli infondere ai pazienti, direttamente in una casa di riposo, è certamente utile e comoda sia per pazienti sia per il Sistema sanitario. Questo ci permetterà di evitare ricoveri e consentirà ai degenti della casa di riposo di essere seguiti e trattati da un'equipe di infettivologi direttamente sul posto. Ringrazio tutti gli attori coinvolti per la collaborazione, si tratta di un gran lavoro di squadra".