rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Mascherine e tamponi, nuove regole dall'1 maggio: dove resta l'obbligo

L'ordinanza del ministro della Salute, Orazio Schillaci, sarà in vigore dall'1 maggio al 31 dicembre 2023

Dall'1 maggio 2023 cambiano le regole sulle mascherine, con l’obbligo che resta nelle Rsa e nei reparti ospedalieri che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi. Con l’ordinanza firmata venerdì 28 aprile dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, si è deciso di allentare le restrizioni in alcune aree, mentre verrà mantenuta una certa prudenza nei reparti più a rischio. Vediamo nel dettaglio cosa cambia.

Mascherine: le nuove regole dall'1 maggio 2023

L’obbligo di indossare la mascherina, come riporta Today.it, resta nei reparti ospedalieri a rischio, nelle Rsa e nelle strutture sul territorio di lungodegenza e riabilitazione, sia per il personale dipendente sia per i parenti in visita. In particolare, l’ordinanza si riferisce a chi entra nei reparti sanitari che "ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente se ad alta intensità di cura, identificati dalle Direzioni Sanitarie delle strutture sanitarie" e agli "utenti e i visitatori delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti".

Nessun obbligo invece per i bambini di età inferiore ai sei anni e per le persone con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo.

Mascherine e tamponi: dove sono a "discrezione"

Negli altri reparti delle strutture sanitarie e nelle sale di attesa, la decisione sull'utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie da parte di operatori sanitari e visitatori resta alla discrezione delle Direzioni sanitarie, che possono disporne l'uso anche per tutti coloro che presentino sintomatologia respiratoria. Non sono previste analoghe misure per quanto riguarda gli spazi ospedalieri comunque siti al di fuori dei reparti di degenza.

Per l’accesso ai pronto soccorso, invece, la decisione sull'esecuzione del tampone diagnostico per l'infezione da Sars-CoV2 "è rimessa alla discrezione delle Direzioni sanitarie e delle autorità regionali". Nel testo "si rammenta che dal 31 ottobre 2022 non sussiste alcun obbligo a livello normativo all'esecuzione del tampone per l'accesso in pronto soccorso, "in quanto l'articolo 2-bis 'Misure concernenti gli accessi nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie' del Dl 22/04/2021, n. 52" è stato abrogato a fine 2022.

"Resta alla discrezione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta" la decisione sull'utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie per l'accesso agli ambulatori medici. L'ordinanza è in vigore dall'1 maggio 2023 al 31 dicembre 2023.

Il commento di Toti e Gratarola

"Accogliamo con soddisfazione l'ordinanza del ministro della Salute Orazio Schillaci - dichiarano il presidente della Regione e l'assessore alla Sanità -, che, alla luce del favorevole andamento epidemiologico del covid, dal primo maggio allenterà ulteriormente le norme sull'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e l'impiego dei tamponi nelle strutture sanitarie".

"L'obbligo di impiego della mascherina rimarrà giustamente in vigore nel caso di contatto con pazienti immunodepressi, fragili, anziani e trapiantati, al fine di ridurre il potenziale rischio di contagio, e sarà a discrezione delle direzioni sanitarie - aggiungono il presidente e l'assessore alla Sanità -. L'impiego del tampone al pronto soccorso non sarà misura da utilizzare a tappeto, ma utile soltanto in caso di pazienti con sintomatologia respiratoria sospetta".

"Le direzioni sanitarie, unitamente ai vertici dei Diar Infettivologia, Emergenza e area Igiene, saranno convocati nelle prossime ore da Alisa per elaborare un documento operativo, che renda omogenea l'applicazione dell'ordinanza su tutto il territorio regionale", concludono.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mascherine e tamponi, nuove regole dall'1 maggio: dove resta l'obbligo

GenovaToday è in caricamento