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Lavoratori dello spettacolo, prosegue l'emergenza: «Rischiamo di scomparire»

Venerdì 17 luglio in occasione dell'inaugurazione ai Parchi di Nervi del Festival del Balletto e della Musica una delegazione di Emergenza Spettacolo Liguria sarà presente per ricordare lo stato di agitazione permanente

Continua lo stato di agitazione dei lavoratori dello spettacolo della Liguria, in grossa difficoltà a causa dell'emergenza coronavirus e delle sue norme. «Il nostro è un settore piegato sulle ginocchia - hanno spiegato - , manifestiamo per ricordare che c'è un problema: il rischio di scomparire è concreto».

Venerdì 17 luglio 2020 in occasione dell'inaugurazione ai Parchi di Nervi del Festival del Balletto e della Musica-Nervi 2020 una delegazione di Emergenza Spettacolo Liguria sarà presente per ricordare lo stato di agitazione permanente dichiarato dopo che l'emergenza sanitaria ha rivelato tutte le criticità del settore.

In un comunicato hanno spiegato: «Quasi l’80% delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo in questo momento non hanno la possibilità di prendere parte alle riaperture, a causa del numero ridotto di eventi imputabile alle restrizioni imposte dall’emergenza, lavoratori che resteranno invisibili senza tutele né ammortizzatori sociali; così come il problema delle restrizioni coinvolge nella stessa misura molte realtà organizzative».

«In un momento contingente come questo è corretta la visione adottata dall'Amministrazione? - hanno proseguito - Non sarebbe  auspicabile invece agire per creare nuovi fermenti che saranno le boe di domani, aumentare le strategie che affiancheranno le precedenti? Lavorare per dare ai vecchi modelli di gestione nuove formule, magari partecipate, inclusive, con rose di artisti più varie, con una redistribuzione delle risorse su più larga scala (oppure che includa più soggetti), con un rapporto più diretto con il pubblico, con formule che prevedano anche altre voci nei luoghi delle decisioni: anche gli artisti hanno competenza per disegnare un progetto artistico di un teatro, e anche il pubblico potrebbe trovare un modo per esprimere la propria voce al momento di prendere le decisioni sulle linee da prendere». 

«Manifestiamo per ricordare che c'è un problema - hanno concluso - , ed è necessaria più che mai, in questo momento, un'alleanza tra realtà produttive e lavoratori, per una vicinanza sociale, di appartenenza e salvaguardia del settore in cui operiamo, oggi è piegato sulle proprie ginocchia. Ogni sera, in accordo con  gli artisti sul palco e le organizzazioni abbiamo dato lettura di un comunicato al pubblico (Teatro Nazionale, Porto Antico, Palazzo Ducale durante Genova Relhoaled) ricordando a tutti che quei posti vuoti raccontano la crisi sociale che tutti noi, non più un singolo comparto, sta vivendo». 

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