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Coronavirus Centro / Piazza Raffaele de Ferrari

'No green pass, no discriminazione': manifestazione indetta dal Cub Scuola

La protesta è in programma venerdì 3 settembre 2021 dalle 18 in piazza De Ferrari

Il sindacato Cub Scuola Università Ricerca ha organizzato per venerdì 3 settembre 2021, dalle 18 in piazza De Ferrari, una manifestazione per dire 'no' al green pass e alla discriminazione che esso comporta.

"Le scuole e le università - si legge in un volantino - sono il luogo di formazione della cultura. Non solo, sono i luoghi dove si sperimentano e sviluppano relazioni sociali. La scuola e l'università dovrebbero essere dimensioni sociali dove bambini e bambine, ragazzi e ragazze si formano culturalmente e si definiscono come individui e come membri di comunità. Dovrebbero rappresentare i luoghi dove i nostri figli, al di fuori della propria dimensione famigliare, vengono a contatto con il mondo di adulti, gli insegnanti".

"Il decreto del 6 agosto - prosegue il sindacato obbliga il personale docente e non docente all'obbligo di esibizione quotidiana del salvacondotto sanitario per accedere al proprio posto di lavoro, noto come Green Pass, che costringe di fatto il personale non vaccinato a dover effettuare 3 tamponi settimanali al prezzo di 15/20 euro l'uno. Un enorme dispendio di risorse economiche ed energetiche che non garantisce la sicurezza sanitaria. Aggrava invece la già difficoltosa condizione di lavoro del personale scolastico e universitario. La scuola e l'università non possono essere il luogo dove si ledono i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori".

"Questo decreto divide di fatto lavoratori presunti sani da lavoratori presunti non sani - si legge ancora -. Su una base assolutamente velleitaria e falsa. Se sei vaccinato sei sano, se non sei vaccinato devi dimostrare di essere sano. Dividere i lavoratori in buoni e cattivi, sani e malati è un mezzo per dividere, non per garantire sicurezza, un mezzo per insinuare forme di discriminazione e mettere i lavoratori gli uni contro gli altri. È un mezzo per allontanare i riflettori dalle tante problematiche del mondo della scuola che continua ad essere carente di fondi per le strutture, per la formazione del personale, per l'adeguamento salariale, per l'aumento dell'organico. Questo decreto crea delle forme discriminatorie tra gli stessi allievi: è fatto obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie (...). Le linee guida possono derogare all'obbligo di mascherina se alle attività partecipano solo studenti vaccinati o guariti; (...) le Università possono derogare alle misure solo per le attività a cui partecipino solo studenti vaccinati o guariti. (dal decreto 6 agosto num. 111).

"La scuola e l'università - prosegue il sindacato - non possono essere il luogo dove si insinuano forme di esclusione e discriminazione. La scuola e l'università devono essere il luogo dove si sperimentano solidarietà e inclusività. Sono i luoghi dove i determinanti della salute e del benessere non sono dati dall'essere o no vaccinati, piuttosto da luoghi sani e belli, da insegnanti appassionati e riconosciuti (non solo economicamente), da allievi stimolati, curiosi, critici".

"La scuola e l'università che vogliamo e per cui lottiamo sono luoghi di libertà dove bambine e bambine, ragazzi e ragazze, lavoratrici e lavoratori vivono nella ricerca e pratica di solidarietà, creatività, pensiero critico", conclude il Cub.

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