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Covid, Toti: «Oggi la Liguria sarebbe in zona gialla, bravi a rispettare le regole»

Il presidente della Regione: «Nella terza ondata la nostra non è mai stata una regione rossa e questo significa che siamo stati bravi a rispettare le regole e capaci di arginare il virus anche mediante le zone rosse decise a livello regionale»

«La Liguria sarebbe oggi in zona gialla». Questa la sintesi del commento del presidente della Regione Giovanni Toti, che nella serata di sabato ha commentato come di consueto i numeri del bollettino covid.

«I dati di oggi sono particolarmente positivi - ha commentato ancora il governatore - . In tutta la Regione cala l’incidenza del virus: la media della Liguria è 151 casi su 100mila abitanti a settimana, e anche la provincia di Imperia scende sotto quota 200, toccando quota 195. Un dato particolarmente rilevante visto che anche la provincia più vicina alla Francia, dove il Covid ha colpito e continua a colpire in maniera intensa, comincia scendere. Con questi numeri, Regione Liguria oggi sarebbe in zona gialla. Nella terza ondata la nostra non è mai stata una regione rossa e questo significa che siamo stati bravi a rispettare le regole e capaci di arginare il virus anche mediante le zone rosse decise a livello regionale».

«Scende anche il numero delle persone ricoverate in ospedale - ha aggiunto Toti -, di 21 unità, come anche il numero di chi si trova in terapia intensiva, che scende sotto quota 80. Sono purtroppo 14 le vittime registrate, una delle quali risalente alle settimane passate, e 13 agli ultimi giorni. È evidente che l’elevato numero di ricoveri dei giorni scorsi produce questo effetto drammatico: proprio per questo dobbiamo continuare con la campagna di vaccinazione. A questo proposito anche oggi la Liguria ha effettuato un numero superiore di vaccini rispetto all’obbiettivo assegnato di 7800, cioè più di 10.500. Siamo all’88% del somministrato sul consegnato: abbiamo bisogno che arrivino le dosi per non rallentare questo ritmo».

Ristoranti aperti a pranzo e a cena, ma solo all’aperto

Se la discesa dei contagi continuerà - o quantomeno, se non ci sarà una nuova impennata verso l’alto - dal 26 aprile nella regione potranno dunque riaprire i ristoranti non solo a pranzo, ma anche a cena, a patto di poter garantire un posto all’aperto. I ristoranti potranno riaprire anche al chiuso, solo a pranzo, a partire dal primo giugno.

Musei, cinema, teatri, spettacoli,

Con il ripristino delle zone gialle riaprono automaticamente i musei, mentre teatri, cinema e spettacoli in zona gialla potranno riaprire con misure di limitazione di capienza stabilite dal Comitato tecnico scientifico.

Calcetto e sport di contatto

Via libera in zona gialla per gli sport di contatto a livello amatoriale, torna quindi la possibilità di giocare a calcetto tra amici, ma anche a basket, beach volley e tutti gli altri sport di contatto che erano vietati da sei mesi.

Palestre e piscine

A partire dal 15 maggio potranno riavviare l’attività le piscine solo all’aperto e dal 1° giugno le palestre. A seguire fiere e congressi, stabilimenti termali e parchi tematici.

Scuole

Nelle zone gialle e arancioni riaprono le scuole di ogni ordine e grado in presenza; nelle zone rosse saranno aperti in presenza gli asili nido e le scuole fino alla prima media, e per i licei ci sono modalità che suddividono le lezioni in parte in presenza e in parte a distanza.

Spostamenti

Come spiegato dal Presidente Draghi, sarà di nuovo possibile spostarsi liberamente fra Regioni in zona gialla. Per andare in Regioni di diverso colore si prevede la sussistenza di una fra le seguenti condizioni: avvenuta vaccinazione, esecuzione di un test Covid-negativo in un arco temporale recente, avvenuta guarigione da Covid.

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