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Coronavirus, Rt salito a 1,08: verso la zona arancione

Toti: "Paghiamo ancora l’incidenza che era molto alta nel Ponente ligure: con le misure restrittive che abbiamo applicato i dati sono migliorati ma purtroppo la diffusione del virus negli scorsi giorni ha influenzato il nostro Rt"

Appeso sulla mappa del Nord Italia per due settimane in giallo, l'arco della Liguria torna a tingersi di arancione. Le nuove misure, non si sa ancora se adottate con decreto o con un nuovo Dpcm, dovrebbero arrivare nel Consiglio dei ministri di domani dopo un nuovo confronto con le regioni fissato in mattinata. Ma il declassamento è quasi certo; complice un Rt in risalita a 1,08 che sarà valutato insieme agli altri parametri di rischio dalla cabina romana.

La quasi conferma arriva anche dal presidente della Regione, Giovanni Toti: “Si sta per concludere la seconda settimana in cui la Liguria è rimasta in zona gialla, nelle prossime ore attendiamo da Roma la decisione sulla nuova collocazione. Il nostro Rt è salito e oscilla attorno all’1,08, il che dovrebbe riportarci in fascia arancione, anche se l’occupazione dei letti in terapia intensiva e la disponibilità di posti negli ospedali sono sotto controllo”. 

Non sono bastate le ordinanze su Ventimiglia e Sanremo, la media non ha premiato: “Purtroppo – aggiunge Toti - paghiamo ancora l’incidenza che era molto alta nel Ponente ligure: con le misure restrittive che abbiamo applicato i dati sono migliorati ma purtroppo la diffusione del virus negli scorsi giorni ha influenzato il nostro Rt. La Liguria resta comunque tra le regioni che meglio stanno combattendo il Covid: la scorsa settimana eravamo gli unici in zona gialla, circondati da regioni in zona arancione, ora potremmo passare in arancione mentre le altre rischiano la zona rossa e questo dimostra ancora una volta che le nostre misure, mirate, solo dove serve, stanno funzionando».

Nemmeno il ritorno alla dad per le scuole superiori ha fatto abbassare l'Rt anche se Regione aveva analizzato il numero di classi in quarantena correndo ai ripari: "I dati evidenziano che il numero di classi in quarantena nella nostra regione nella prima settimana di marzo è triplicato rispetto allo stesso periodo del mese precedente e speriamo che con queste misure lungimiranti la curva torni a decrescere”.

Mentre gli occhi sono puntati sul caso Astrazeneca e sul lotto ritirato dall'Agenzia italiano del farmaco (Aifa), in seguito a "gravi eventi avversi", il piano vaccinale in Liguria prosegue nonostante le lamentele di cittadini e medici di famiglia per Regione Liguria la macchina si sta muovendo: “Le vaccinazioni in Liguria continuano a pieno ritmo: finora abbiamo somministrato oltre 166 mila dosi e da lunedì quasi 41 mila cittadini hanno preso appuntamento per il vaccino tramite il medico di famiglia, segno che il sistema, nonostante il rodaggio iniziale, sta funzionando”, precisa Toti.

“Nel frattempo stiamo seguendo con attenzione tutte gli aggiornamenti circa la sospensione in via precauzionale da parte dell’Aifa di un lotto del vaccino AstraZeneca – prosegue - Al momento non c’è alcuna evidenza di un nesso tra i casi di trombosi registrati in Europa e la somministrazione del vaccino. Tutta la nostra sanità è già operativa, Alisa ha informato tempestivamente le Aziende sociosanitarie liguri, che ne hanno sospeso la somministrazione e stanno già effettuando una ricognizione. Secondo i primi dati, in Liguria sono 23 le segnalazioni totali di reazione avversa per AstraZeneca, di cui 9 del lotto interessato. Si tratta di reazioni non gravi, tutte risolte o in fase di miglioramento. Seguiremo con attenzione – conclude il governatore - tutte le evoluzioni per informarvi come sempre in modo trasparente e puntuale".

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