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Toti: «Liguria in zona gialla da lunedì»

L'altra novità riguarda le scuole superiori, che non riapriranno lunedì prossimo, ma quello dopo

«La Liguria sarà in zona gialla a partire da lunedì 11 fino a domenica 17». L'annuncio è arrivato dal presidente della Regione, Giovanni Toti, poco dopo le 13 di oggi, venerdì 8 gennaio 2021. L'altra novità riguarda le scuole superiori, che non riapriranno lunedì prossimo, ma quello dopo, ovvero una settimana più avanti rispetto a quanto previsto.

«Questa la collocazione - ha spiegato Toti - stabilita per la nostra regione alla luce dei dati epidemiologici su cui ho appena avuto un confronto telefonico con il ministro Speranza. Precauzionalmente, al fine di non peggiorare una situazione ancora fragile e instabile circa la diffusione del covid, uniformandoci alle Regioni che ci circondano, abbiamo deciso che da lunedì 11, e per una settimana, gli studenti delle scuole secondarie superiori non rientreranno ancora in aula ma proseguiranno nella modalità della didattica a distanza».

«Abbiamo deciso come altre regioni accanto a noi - ha aggiunto Toti - visto che siamo vicini alla linea di demarcazione tra giallo e arancione, di procedere con un’ordinanza propria che ho firmato e che prevede, da lunedì prossimo e fino a venerdì 15 gennaio, la didattica a distanza per gli alunni delle scuole secondarie superiori, con l’obiettivo di mitigare l’impatto della pandemia sulla settimana prossima, in attesa di conoscere il quadro normativo definitivo stabilito dal dpcm prossimo. La decisione sulle scuole è scaturita da una linea uniforme di condotta a livello italiano».

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Nel sistema di classificazione per colori delle regioni «è stato proposto di inserire il verde, per dare questo obiettivo di speranza, ma non è ancora stato inserito nelle categorie. Il verde sarebbe per le regioni che teoricamente sono in una condizione di ritorno alla normalità»: il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo ha annunciato oggi su SkyTg24 la proposta di una nuova categorizzazione per i territori. La proposta illustrata da Miozzo non è altro che quella che all'inizio era stata chiamata "zona bianca" e che arrivava dal ministro della Cultura Dario Franceschini «per dare una nuova speranza ai cittadini».

Nella zona verde rientrerebbero le regioni, le fasce o le zone con gli indicatori migliori, e in queste aree si potrebbero riaprire i luoghi della cultura, come musei, teatri, sale da concerto e cinema. In questa zona bar e i ristoranti lavorerebbero senza limiti di orario e anche piscine e palestre tornerebbero a funzionare a pieno ritmo. Sempre però mantenendo le regole base di contenimento, come mascherina obbligatoria, distanziamento e divieto di assembramento. Il parametro per accedervi è quello di 50 casi ogni 100mila abitanti e non l'indice di contagio inferiore ad un certo numero.

La Liguria entrerà in zona gialla lunedì 11 gennaio; il 9 e 10 gennaio 2021 vengono applicate, su tutto il territorio nazionale, le misure previste per la zona arancione. Inoltre tra il 7 e il 15 gennaio 2021 resta il divieto, su tutto il territorio nazionale, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case che si trovano in altra regione o provincia autonoma. Saranno comunque consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

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