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Dal 18 maggio in Liguria via libera alla stagione balneare

Sulle spiagge libere della Liguria potrebbero arrivare gli steward. «Bisognerà che qualcuno controlli e quando la gente è troppa, si fermano gli ingressi», ha spiegato il governatore Giovanni Toti

Una delle domande più ricorrenti fra i liguri in queste settimane è se si potrà andare al mare questa estate e quali regole andranno rispettate. Non ci sono ancora molte certezze in tal senso e le spiagge, al momento, sono ancora chiuse nonostante l'avvio della fase 2 dell'emergenza coronavirus.

Partendo dal presupposto che spetta ai singoli Comuni decidere a proposito delle spiagge libere, la Regione intende dare il via libera alla stagione balneare a partire dal 18 maggio. A dirlo a chiare lettere è stato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, in un'intervista al Corriere della Sera.

«Dal 18 maggio riapriamo tutto, spiagge comprese», ha dichiarato Toti. Anche i ristoranti riapriranno «con i protocolli nazionali dell'Inail, che sono in ritardo - ha aggiunto il governatore ligure -. Altrimenti con le nostre regole. Daremo la concessione di suolo pubblico gratuito e più tavoli all'aperto».

Per quanto riguarda le spiagge, ancora non è chiaro come verranno gestite. «Basterà la distanza sociale. Stiamo sperimentando un braccialetto volontario da mare: se ti avvicini a meno di un metro vibra. Una cosa giocosa. Chissà, magari diventa una moda. Per le spiagge libere decideremo con i Comuni: potrebbero esserci steward per la moral suasion. Sotto lo stesso ombrellone chi vive insieme».

Della questione spiagge, il governatore ligure ha parlato anche nel corso di una diretta sui social network. «Stiamo ragionando con i sindaci, ci sarà una riunione in settimana - ha spiegato Toti -. È chiaro che le spiagge libere andranno presidiate. Bisognerà che qualcuno controlli e quando la gente è troppa, si fermano gli ingressi. Dobbiamo stare a due metri anche sulla spiaggia. Sicuramente bisognerà mettere delle persone, degli steward, a controllare i numeri e a consigliare le persone. Abbiamo chiesto alla protezione civile nazionale di dare sostegno ai nostri sindaci. Potremmo anche avvalerci di volontari».

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