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Coronavirus, in Liguria 6 infermieri morti e più di 3.300 contagiati

I numeri diffusi dalla Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche in vista della Giornata nazionale degli operatori sociosanitari

Sono 6 gli infermieri che hanno la vita in Liguria dall’inizio dell’emergenza coronavirus, 3.376 quelli che si sono ammalati mentre svolgevano il loro lavoro.

I dati sono stati forniti dalla Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi), che in vista del 20 febbraio, giorno proclamato per legge come la Giornata nazionale dei professionisti sanitari, socio sanitari, socio assistenziali e del volontariato, ha inviato una lettera a tutti gli infermieri in cui si chiede un minuto di silenzio a inizio di ogni turno di lavoro per onorare la memoria di tutti gli operatori sanitari, non solo infermieri, e di tutti i cittadini deceduti per Covid.

Un’altra lettera, invece, è partita alla volta delle Associazioni di pazienti e cittadini che formano la Consulta Fnopi e rappresentano le persone per le quali gli infermieri sono in prima linea nella pandemia, «non solo per assistere e curare - spiegano dalla Federazione - ma anche per non lasciare solo nessuno dalle corsie degli ospedali alle abitazioni dove quasi 400mila pazienti sono in isolamento domiciliare»

«È un momento particolare che vogliamo condividere con le altre professioni - si legge nella lettera - con le organizzazioni di volontariato e in generale con tutti i cittadini, a cui abbiamo deciso di essere vicini, che vogliamo assistere e curare, con cui vogliamo avere una relazione di prossimità, e che non lasceremo mai soli».

Infermieri e coronavirus, i decessi e i contagi

Sono a oggi 81 gli infermieri deceduti per covid, ma il numero di professionisti deceduti nel 2020 è ben maggiore: quasi 500, come hanno rilevato gli ordini provinciali, con un aumento di circa 100 rispetto alla media degli anni precedenti.

Anche tra questi moltissimi tra i più anziani e pensionati sono morti per covid, e la federazione ha voluto ricordare anche loro. L’andamento della mortalità rispecchia i picchi delle fasi pandemiche, spiegano ancora, ma mentre nella prima fase i decessi si concentravano quasi tutti a Nord, nella seconda sono purtroppo spalmati su tutto il territorio nazionale. Un’ulteriore dimostrazione del peso di Covid nei decessi è il paradossale calo in assoluto di circa un anno dell’età media dei deceduti: negli anni scorsi molti decessi erano legati all’età avanzata oltre che a patologie, nel 2020 sono stati legati alla pandemia e la maggior parte degli infermieri in prima linea è comunque mediamente giovane.

Sul fronte contagi, gli infermieri sono la categoria professionale che conta il maggior numero in assoluto, e pur diminuendo e calando sotto il 50% dopo le vaccinazioni, i numeri restano alti: secondo il dato Inail a dicembre 2020 gli infermieri contagiati erano l’84,4% di tutti gli operatori sanitari che hanno contratto il virus. Circa 71mila tra i dipendenti (che a febbraio potrebbero avere sfondato i 100.000) a cui si aggiunge un’ulteriore percentuale di liberi professionisti non censita dall’Inail che porta il totale dei contagiati a quasi 80mila nel 2020, a cui si aggiungono poi quelli del 2021.

In Liguria la percentuale di infermieri contagiati sulla totalità degli operatori sanitari che hanno contratto il virus è dell’83,9%, di cui 3.120 dipendenti e 256 tra liberi professionisti, dipendenti da strutture private e dipendenti da altri enti.

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