Morti dopo il vaccino, la procura attende il parere dei periti
Camilla Canepa, nella foto, è la più giovane delle cinque vittime. In totale sono cinque i casi sotto esame. Previsto anche un confronto con i magistrati di altre undici città
Sarebbero cinque i decessi registrati a Genova di persone che si sono sottoposte al vaccino anti covid. La procura ha chiesto ai periti di stringere i tempi in modo da avere tutte le carte richieste entro il 16 settembre, quando è previsto un incontro con i magistrati di altre 11 procure per coordinare le indagini ed elaborare un piano comune.
I casi sotto esame, secondo quanto riporta l'agenzia Ansa, sono quelli della professoressa di 32 anni Francesca Tuscano, uccisa da una trombosi dopo la somministrazione del siero anglo-svedese. Poi quello di Camilla Canepa, la studentessa di 18 anni morta a giugno per trombosi dopo un open day: alla giovane venne somministrato AstraZeneca. In mezzo altre tre morti di anziani ultrafragili tra i 70 e gli 80 anni, a cui erano stati somministrati sia Pfizer che AstraZeneca.
I pareri del medico legale Luca Tajana e dell'ematologo Franco Piovella sono attesi per il 10 settembre nelle mani dei pm Arianna Ciavattini e Stefano Puppo, coordinati dal procuratore capo facente funzioni Francesco Pinto. Per quanto riguarda la vittima più giovane, Camilla Canepa, i magistrati potrebbero decidere di approfondire anche il ruolo dei medici dell'ospedale di Lavagna, da cui era stata dimessa, prima del trasferimento al San Martino in gravi condizioni.