Ecco l'hub alla fiera. Il Pd: «Numeri disastrosi. Liguria ultima per somministrazioni al personale scolastico»
L'inaugurazione del nuovo punto vaccinale alla fiera è coincisa con forti polemiche dell'opposizione, che riepiloga i numeri della campagna vaccinale fino a oggi
Dopo gli annunci, il taglio del nastro. Oggi, lunedì 29 marzo 2021, c'è stata l'apertura del nuovo Hub vaccinale alla Fiera del Mare di Genova (clicca qui per sapere come funziona), a cui hanno preso parte, tra gli altri, anche il commissario straordinario per l'emergenza covid, generale Francesco Figliuolo, e il capo del dipartimento nazionale di Protezione civile, Diego Curcio.
«Diamo il via oggi da Genova, da questo grande hub, forse uno dei più grandi a livello nazionale, a una campagna di vaccinazione senza precedenti nella nostra regione. Oggi vedo qui tante persone che hanno affiancato la nostra sanità e voglio ringraziarli tutti perché insieme lavoreranno per raggiungere i risultati, senza mettersi medaglie. Per citare Churchill dopo la battaglia di Inghilterra Mai così tanti dovettero così tanto a così pochi. Sono le persone del servizio sanitario nazionale che sono sempre in prima linea, che sono passati dai reparti pieni, ai tamponi, ed ora ai vaccini». Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.
«Quello di oggi credo che sia un esperimento unico in Italia - prosegue Toti -, una best practice che consegniamo al commissario Figliuolo, insieme alla partenza domani delle farmacie come punti di somministrazione dei vaccini e alla collaborazione con i medici di medicina generale che sono già al nostro fianco, insieme a tutte le categorie che ci stanno dando una mano».
«Vorrei ringraziare il presidente Toti e il sindaco di Genova Bucci per aver colto lo spirito con cui ci muoviamo - ha detto il capo del Dipartimento Nazionale di Protezione civile, Fabrizio Curcio -. Noi stiamo vivendo momenti complessi che spesso vengono riportati in modo non corretto e allora la presenza qui oggi mia e del generale Figliuolo vuole essere un messaggio chiaro: noi siamo una squadra, non andiamo in giro per l’Italia per fare classifiche, questo non ci interessa. Ci interessa il sistema Paese, che possa andare avanti, ognuno con le proprie possibilità».
«Sappiamo che ci sono differenze tra i vari territori - ha continuato Curcio -. Ma il nostro sappiamo bene che è un territorio bellissimo e complicato, pensiamo all’orografia: questo però non significa che da un lato sono più bravi e dall’altro meno. A noi interessa che si vaccinino le persone, ma il primo messaggio che vogliamo dare è quello di non fermarsi ai numeri, ma utilizziamoli per fare un salto in avanti. I numeri devono aiutarci per capire come procedere».
Terrile: «L'inaugurazione per nascondere il fallimento ecco i numeri disastrosi delle vaccinazioni in Liguria»
Proprio a proposito di numeri, il Consigliere Comunale del Partito Democratico, Alessandro Terrile, ha riepilogato in una nota la situazione della campagna vaccinale nella nostra regione fino a questa mattina. «Oggi - scrive Terrile - Regione Liguria inaugura l’Hub della Fiera, il nuovo centro vaccinale nel centro di Genova, che sarà gestito quasi in esclusiva dalla sanità privata. Le telecamere e i nastri tricolore servono a nascondere il disastro del piano vaccinale, che veda le nostra regione in fondo ad ogni classifica elaborata sui dati del Ministero della Salute, aggiornati al 28 marzo».
Dosi somministrate
Con il 77,5% delle dosi somministrate su quelle consegnata, la Liguria è tornata penultima. Peggio di noi fa solo la Calabria. Sulle 336.990 dosi ricevute, ad oggi sono state somministrate solo 261.286. Restano nei frigoriferi oltre 75.000 dosi.
Personale sanitario
È la stata la prima categoria a partire con le vaccinazioni. Eppure anche qui, Liguria è in fondo alla classifica: terzultima. Ha ricevuto la seconda dose del vaccino solo il 57,9% del personale sanitario. La prima dose è stata somministrata al 70,8%. Peggio di noi fanno solo Umbria e Campania. Diverse regioni sono già al 100% (Lazio, Lombardia, Sardegna, Toscana, Trento, Valle d’Aosta).
Personale scolastico
Con il 17,74% del personale scolastico che ha ricevuto almeno una dose, la Liguria è ultima tra le regioni italiane. Per dare un termine di paragone, Puglia, Abruzzo e Basilicata sono oltre l’80%.
Ultra ottantenni
Rappresentano la seconda categoria di priorità (dopo il personale sanitario) del piano vaccinale. Anche qui siamo in fondo alla classifica. Ha ricevuto la prima dose solo il 45,05 % degli ultraottantenni. Seconda dose solo al 23,18%. Solo cinque regioni fanno peggio di noi (Toscana, Sicilia, Sardegna, Calabria e Umbria). Bolzano, Trento e Molise hanno superato il 60%.
Fascia 70-79
In Liguria sono iniziate la settimana scorsa le vaccinazioni per la fascia 75-79, partirà oggi con il click-day delle ore 23 la prenotazione dei cittadini tra i 70 e i 74 anni. Anche in questa fascia, la Liguria è in fondo alla classifica. Con il 3,11% di somministrazione della prima dose, siamo tra le ultime sei regioni. Bolzano è al 16%, Sicilia e Trento sopra il 10%, Lazio al 9,48%, Emilia Romagna al 8,21%, Toscana e Veneto al 7%.
Numero di vaccini al giorno
Toti ha annunciato che dal 9 aprile la Liguria arriverà alle 13mila vaccinazioni al giorno richieste dal Commissario Figliuolo. Nell’ultima settimana siamo ad una media poco superiore a 6mila vaccini al giorno. Ieri le vaccinazioni sono state 2.852.
C'era bisogno del grande hub?
Con questi dati disastrosi, è legittimo domandarsi se c’era bisogno di concentrare risorse umane ed economiche nella realizzazione di un grande centro vaccinale, invece di investire nella capillarità della somministrazione. L’esperienza di questi mesi, anche in Liguria, insegna che la massima copertura si raggiunge con la capillarità. Sono un esempio i centri vaccinali di vallata (Trebbia, Stura, Scrivia…) che hanno raggiunto risultati straordinari grazie alla collaborazione tra ASL, sindaci e pubbliche assistenze. C’è poi un evidente problema logistico. Un genovese del Ponente o della Valpolcevera o dell’alta Valbisagno per andare a vaccinarsi alla Fiera passa davanti ad almeno 5/6 strutture sanitarie pubbliche tra ospedali e case della salute che potrebbero essere utilizzate per somministrargli il vaccino. Perché non si è lavorato per attivare come centri vaccinali tutti gli ospedali e gli ambulatori pubblici già esistenti? In ultimo, sorprende che ben 34 dei 44 box vaccinali attivi alla Fiera saranno gestiti dalla sanità privata. L’esigenza del grande Hub nasce dalla necessità di recuperare il ritardo accumulato o da quello di fare business? Perché meno di un quarto della struttura è gestita da ASL?
Su questi interrogativi attendiamo le risposte di Regione e di Alisa.
Cgil: «Liguria tra le ultime regioni per somministrazione di vaccini»
«Mentre il presidente Giovanni Toti continua la sua personale propaganda sull'efficienza della macchina organizzativa ligure in merito alla somministrazione dei vaccini, la nostra regione è tra le ultime in Italia per numero di vaccini somministrati su quelli disponibili - dichiara la Cgil Liguria -. Il piano vaccinale della Regione, ammesso che ce ne sia uno visto che non ve n’è traccia, cambia quotidianamente: le prenotazioni sono un terno al lotto, le categorie da vaccinare sono un mistero. Se come dichiarato a livello nazionale il numero dei vaccini non sarà più un problema, ci chiediamo quale sia il piano della Regione per distribuirli. Ad oggi l’unica certezza è che la regione più vecchia d’Italia è l’ultima che vaccina i propri cittadini».