rotate-mobile
Coronavirus

'Guariti fantasma' dal covid, lista Sansa: "La Regione non ha previsto per loro alcuna misura"

L'assessore Marco Scajola, su delega dell'assessore alla sanità Giovanni Toti, ha ribadito che l'ordinanza della giunta regionale del 7 gennaio scorso ha equiparato il test antigenico rapido a quello molecolare per la diagnosi dell'infezione

In occasione della seduta di consiglio regionale di martedì 18 gennaio 2022 Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha presentato un'interrogazione, sottoscritta da tutto il gruppo, sui 'guariti fantasma', cioè persone che hanno dedotto la positività attraverso autotest per i quali, però, occorreva la conferma con tamponi molecolari o antigenici eseguiti da centri autorizzati.

"Tuttavia - ha detto Candia - i test di conferma sono stati eseguiti diversi giorni dopo, risultando spesso negativi, e questo non permette di sapere se e quando effettuare la vaccinazione". La consigliera ha chiesto alla giunta di intervenire.

L'assessore Marco Scajola su delega dell'assessore alla sanità Giovanni Toti ha ribadito che l'ordinanza della giunta regionale del 7 gennaio scorso ha equiparato il test antigenico rapido a quello molecolare per la diagnosi dell'infezione e ha aggiunto che sono accessibili ai cittadini i canali autorizzati all'emissione del green pass cioè laboratori, medici di medicina generale e farmacie.

"La Regione non ha previsto alcuna misura per le migliaia di persone guarite dal covid ma non riconosciute come tali a causa del ritardo nei tamponi da parte della Asl - attacca Candia - I cosiddetti 'guariti fantasma' sono tutte quelle persone che hanno fatto il covid in casa, in attesa di un tampone dell'Asl che non è mai arrivato. Persone che hanno sopportato la difficoltà di comunicare con la sanità ligure - spiega Candia -. Molte di queste persone ora hanno fatto o stanno per fare la terza dose di vaccino, pur essendo appena guariti dal covid. Si trovano in questa situazione non per colpa loro, ma perché la malattia non è stata riconosciuta per tempo".

Molte persone in Liguria, durante l'ondata epidemica delle vacanze di Natale, hanno infatti scoperto di essere positivi al covid con un autotest o perché sintomatici in casa: i medici e l'Asl hanno ordinato di restare isolati e non andare a fare un test antigenico in farmacia (che avrebbe avviato la pratica per la malattia) ma di aspettare in casa un tampone molecolare dell'Asl: che però non è mai arrivato o è arrivato così in ritardo che ormai i malati erano tornati negativi.

"Di fronte a questa situazione, causata dall'inefficienza dell'organizzazione e della gestione della pandemia in Liguria - sottolinea la consigliera della Lista Sansa - non è accettabile che la Regione dica di non aver previsto nulla per risolvere il problema. Una Regione non può disinteressarsi di chi ha dubbi sulla propria salute, specialmente se questi dubbi esistono per delle mancanze della Regione stessa".

"Se la Regione Liguria non è in grado di dare soluzioni definitive - conclude Selena Candia - che chieda a livello nazionale quali risposte dare: se sia compito dell'Asl o dei medici di base. Ma non si possono lasciare le persone da sole in questo modo".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

'Guariti fantasma' dal covid, lista Sansa: "La Regione non ha previsto per loro alcuna misura"

GenovaToday è in caricamento