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Sabato, 20 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus e guanti, l'infettivologo Bassetti: «Non servono se non al supermercato»

Il direttore della clinica Malattie Infettive del San Martino, spiega come e quando è corretto indossarli

Dopo il gel igienizzante e le mascherine, i guanti: sono loro, nella prima settimana di fase 2, gli oggetti più cercati nella lotta quotidiana contro il contagio da coronavirus. Uno strumento che è utile, però, soltanto in determinate circostanze, e che se usato male può causare più danni che il mancato utilizzo.

A dare qualche indicazione più precisa sulla questione è l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica Malattie Infettive del San Martino: «Vedo ancora troppa gente che li usa non correttamente o dove non servono», conferma Bassetti in risposta ai tanti dubbi di chi in questi ultimi giorni, uscendo con più frequenza, ha passato al setaccio negozi e supermercati in cerca delle più varie tipologie di guanti.

«I guanti non servono al cittadino, possono addirittura essere controproducenti, perché le mani si lavano, i guanti no - spiega l’infettivologo - Servono al supermercato, quando manipoliamo frutta o altri alimenti. Lasciamoli a chi ne ha realmente bisogno, come il personale addetto alle pulizia, a chi lavora in ristorazione o commercia alimenti, evitando di complicare la filiera degli approvvigionamenti, come accaduto per le mascherine».

I guanti, prosegue Bassetti, sono indispensabili nel caso di assistenza ospedaliera o domiciliare a malati, e non sostituiscono mai il lavaggio e l’igiene delle mani: se le mani possono essere lavate, togliendo dunque potenziali virus, sui guanti invece gli stessi virus e batteri restano. Per l’infettivologo si possono dunque utilizzare a determinate condizioni:

- che non sostituiscano la corretta igiene delle mani che deve avvenire attraverso un lavaggio accurato e per almeno 30 secondi
- che siano ricambiati ogni volta che si sporcano ed eliminati correttamente nei rifiuti indifferenziati (senza gettarli in strada)
- che non vengano a contatto con bocca naso e occhi, come le mani
- che siano eliminati al termine dell’uso, per esempio, al supermercato

Una spiegazione che arriva, come detto, in un periodo in cui tanti lamentano la mancanza di guanti da scaffali di supermercati e farmacie, e in cui non è raro vedere persone che passeggiano o corrono con le mani guantate.

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