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Coronavirus: super Green pass e obbligo vaccinale per alcuni, la ricetta di Toti

Lunedì o martedì dovrebbe svolgersi il confronto fra Governo e Regioni sulle misure di prevenzione da adottare

"Chiedo al governo di muoversi". Non usa mezzi termini il governatore ligure, Giovanni Toti. "Il covid cresce, grazie ai vaccini meno di quanto non facesse nelle precedenti ondate, ma continua ad aumentare - scrive il presidente della Regione sul suo profilo social -. Gli ospedali oggi sono ancora molto al di sotto del livello di guardia, ma non possiamo star lì a guardare per intervenire poi, brutalmente, chiudendo tutto per tutti. Le famiglie e le imprese devono avere la certezza assoluta che il Paese non richiuderà né a Natale, né a Capodanno, né mai e che, soprattutto, nessuna attività sarà più penalizzata".

Per Toti la ricetta è chiara: "prendiamo le decisioni che servono per garantire la libertà di chi ha fatto il suo dovere di cittadino vaccinandosi: un green pass che consenta l'accesso a tutte le attività solo per chi è vaccinato, anticipiamo al quinto mese per tutti le terze dosi e rendiamole obbligatorie per i sanitari negli ospedali e nelle Rsa. Così facendo teniamo sotto controllo il covid e programmiamo un futuro libero", conclude il governatore.

Lunedì o martedì dovrebbe svolgersi il confronto fra Governo e Regioni sulle misure di prevenzione da adottare. Tutte le Regioni sono a rischio moderato tranne il Friuli Venezia Giulia, che, insieme alla provincia di Bolzano, sono vicini al cambio di colore. E proprio con il cambio di colore potrebbero arrivare novità: il Governo sta limando i dettagli di un nuovo decreto che - se l'emergenza dovesse peggiorare - porterà a nuove restrizioni in zona gialla rispetto alla sola adozione delle mascherine all'aperto e all chiusura di alcune attività come previsto dalla normativa vigente. 

Le nuove restrizioni in zona gialla

Nel decreto sarà ridotta la validità del green pass, che passerà da un anno a 9 mesi. C'è chi vorrebbe portarlo addirittura a 6 mesi, ma si attende il parere del Cts, fa sapere Today.it. La maggioranza di governo ragiona infatti sull'opportunità di impedire a chi non è vaccinato di andare al ristorante, al cinema, a teatro, negli stadi, in discoteca, o in palestra. Se la misura passerà, non basterà il certificato temporaneo attualmente consentito dal tampone. Il Governo sta anche ragionando sull'obbligo vaccinale per alcune categorie come i medici, i docenti, le forze dell'ordine.

L'obiettivo è evidente: lasciare le Regioni in bianco per tenere aperte le attività commerciali e i luoghi della socialità durante le festività natalizie. Ultimo punto all'ordine del giorno è la validità dei tamponi: l'ipotesi è che insieme alla riduzione della validità del green pass che - viste le evidenze del calo della protezione del vaccino - passerà con ogni probabilità da un anno a nove mesi per i vaccinati, restando a 6 mesi per i guariti, il governo possa escludere i test rapidi dalle modalità per ottenere il passaporto verde. I più rigoristi vorrebbero escludere anche il molecolare. Non resta che attendere le decisioni del premier Draghi.

L'andamento della campagna vaccinale in Liguria

Nel frattempo in Liguria prosegue la campagna vaccinale. "Grazie agli sms di promemoria per effettuare le terze dosi inviati da Regione Liguria (fino ad sabato sera circa 266mila), nell'ultima settimana abbiamo registrato un'impennata delle prenotazioni per le dosi booster - fa sapere Toti -: 80mila in circa 7 giorni, poco meno della metà del totale (185mila) da quando è partita la campagna. Per questo abbiamo deciso di sbloccare le agende, aumentando il numero di postazioni vaccinali in tutti gli hub".

"Ad oggi ad esempio all'Hub alla Sala Chiamata del Porto - prosegue il governatore - non si registrano tempi di attesa e in questi due giorni verranno potenziati anche tutti gli altri punti vaccinali che permetteranno, a chi può già fare la dose addizionale perché sono trascorsi sei mesi dal completamento del ciclo, di mettersi in sicurezza visto l'aumento del numero dei positivi e il momento delicato che sta attraversando il Paese".

"Una brusca accelerata sulle prenotazioni delle terze dosi - ha aggiunto il presidente Toti - si è verificata nella fascia d'età tra i 60 e gli 80 anni, dove le prenotazioni complessive da inizio campagna sono state quasi 80mila mentre quelle degli over 80 sono state fino a oggi circa 65mila mentre in totale sono 100mila le terze dosi già somministrate".

"Un segnale certamente incoraggiante visto che i numeri stanno convincendo tutti che vaccinarsi è l'unico modo per evitare le complicazioni della malattia e salvare la nostra economia. Ricordo anche - conclude Toti - che da lunedì alle ore 12 anche la fascia tra i 40 e i 59 anni si potrà prenotare per effettuare la terza dose, con il sistema che consentirà di effettuare la prenotazione dal primo giorno utile, scaduti i sei mesi dal completamento del ciclo".

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