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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Coronavirus

Green pass, i nostri 'vicini' lo eliminano. Bassetti: "In Italia atteggiamento ideologico e non scientifico"

L'infettivologo riporta la riflessione di un amico, che dice di condividere. Francia, Spagna, Svizzera e Croazia hanno eliminato o stanno per togliere il passaporto verde e gli alberghi sono pieni. Da noi l'andamento è ben diverso

Il direttore della clinica Malattie Infettive dell'ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ha sempre invitato chi governa a dare retta alla scienza. E la sua linea non cambia ora che la pandemia sembra allentare la sua presa. Il green pass per Bassetti aveva lo scopo principale di convincere una fetta più ampia possibile di popolazione a vaccinarsi.

Ora che l'89,45% della popolazione over 12 ha completato il ciclo vaccinale (secondo i dati del ministero, aggiornati a domenica 6 marzo), il green pass rischia di rappresentare un freno per il rilancio del comparto turistico. Domenica 6 marzo l'infettivologo ha pubblicato un post sui suoi profili social per sapere l'opinione dei suoi follower.

"Pubblico il pensiero di un amico che condivido - scrive Bassetti -. 'Si legge che la Pasqua sarà, dal punto di vista turistico, magra  per i mancati arrivi dei russi. In realtà la Pasqua sarà magra per precise scelte di questo governo. Sono stato 5 giorni in Svizzera per lavoro. Zero Gp e mascherine. Il lago di lucerna pieno di svizzeri in uscita la sera e turisti. Il Canton Ticino pieno di italiani e stranieri. Poi sono passato a Milano, albergo praticamente vuoto ( la prima cosa che mi hanno chiesto è stato il GP) e zero turisti a cena'".

"'Ieri sono arrivato in Croazia (zero GP e mascherine), alberghi e ristoranti tutti pieni. Pasqua fully booked - prosegue il post -. In Slovenia stessa situazione. Mio nipote fra 15 giorni festeggia i diciotto anni. Pranzo a Torino in ristorante ma gli altri miei nipoti che vivono in Spagna, UK, Norvegia non saranno presenti perché non hanno il GP rafforzato italiano. I turisti si trovano nella stessa condizione dei miei nipoti. Se non ci sarà un cambio radicale non solo faremo flop a Pasqua (già garantito) ma tutta l’estate'".

"'Inoltre, i pochi italiani che avranno due lire da spendere dopo essere stati spennati dalle bollette energetiche andranno a farsi una vacanza all’estero finalmente liberi da strumenti amministrativi totalmente inutili. Mi sembrano riflessioni condivisibili al 100%. Ma il Ministro della salute sembra che viva in un altro mondo'", conclude il post.

Il green pass e la necessità di rivedere il suo impiego era già stato il tema al centro di un altro post di Bassetti, pubblicato venerdì 4 marzo. "La capacità e la velocità di alleggerire le misure restrittive per il contenimento del covid sono direttamente correlate alla adeguatezza di chi dovrebbe decidere - scrive Bassetti -. Spiace constatare che in Italia, nonostante sia uno dei Paesi più vaccinati d'Europa, prevalga un atteggiamento ideologico e non scientifico nei confronti dei divieti e delle restrizioni".

"Altri Paesi europei - prosegue Bassetti - hanno già annunciato il superamento delle misure di contenimento. Dal prossimo 14 marzo in Francia non ci sarà più l'obbligo di indossare la mascherina, al chiuso e all'aperto, e di presentare il green pass. Anche la Germania da metà marzo non chiederà più il green pass per bar, ristoranti, hotel ed eventi all'aperto fino a 25mila partecipanti. In Spagna - conclude l'infettivologo -, invece, non verrà più pubblicato un bollettino ufficiale giornaliero sulla situazione sanitaria riguardante il covid. E in Italia? Si contrappone l'ideologia al pragmatismo guidato da scienza e vaccini".

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