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Green pass, Ugl Fna: "Il governo deve assumersi la responsabilità dei vaccini, non fare firmare una liberatoria"

Roberto Piccardo, segretario Rsa Ugl Fna, commenta la decisione del governo di rendere obbligatorio il green pass per tutti i lavoratori, pubblici e privati, dal 15 ottobre

"Se il governo ti obbliga a fare il vaccino, deve prendersi anche l'onere delle responsabilità, se uno sta male, muore o cosa. Non facendo firmare una liberatoria". Non usa mezzi termini Roberto Piccardo, segretario Rsa Ugl Fna, commentando la decisione del governo di rendere obbligatorio il green pass per tutti i lavoratori, pubblici e privati, dal 15 ottobre.

Piccardo si pone anche una domanda. "Il posto guida sull'autobus non è riconosciuto dall'Asl come posto di lavoro - precisa -. Quindi, provocatoriamente, traggo la conclusione che il conducente dell'autobus non debba avere il green pass".

"Certo è che la guerra senza condizioni alla diffusione del virus rimane la nostra priorità - prosegue Piccardo -, nell'interesse dei lavoratori e dell'utenza tutta, ma le misure vanno adottate nel rispetto della dignità e dei diritti, non attraverso azioni coercitive e repressive".

"Infatti, se da un lato appare scontato che il mondo datoriale si sia già sottratto alla possibilità di eseguire a proprio carico test per garantire l'incolumità dei lavoratori - continua il sindacalista -, dall'altro non è con la compressione dei diritti individuali e con assurde minacce che comprendono azioni drastiche sul mondo del lavoro che si può gestire l'emergenza causata dalla pandemia".

"Non permetteremo che le conseguenze di questa situazione si scarichino ancora una volta esclusivamente sulle lavoratrici e sui lavoratori, grazie all'impegno dei quali è stato possibile, anche in situazioni davvero critiche, muovere il Paese. A noi autoferrotravieri - conclude - non è mai mancato il senso di responsabilità, lo abbiamo dimostrato con i fatti. Per chi non vuole sottoporsi a vaccinazione deve essere, a nostra avviso, garantito il tampone gratuito; inoltre riteniamo che i costi di tale operazione non debbano gravare sull'azienda, già fortemente penalizzata, ma debbano essere a carico dello Stato".

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