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Coronavirus

In Liguria la campagna vaccinale arranca per i più giovani e gli over 50

È quanto emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 1-7 settembre 2021

Secondo quanto affermato a inizio mese dal presidente della Regione e assessore alla Sanità Giovanni Toti in merito all'andamento in Liguria della campagna vaccinale, "nella settimana tra il 13 e il 19 settembre, con questo trend di dosi giornaliere somministrate, in Liguria raggiungeremo l'80% dei vaccinati almeno con prima dose. Il primo step per raggiungere quell'immunità di massa indispensabile per sconfiggere il virus", aveva detto Toti.

Oggi, giovedì 9 settembre 2021, è stato pubblicatro il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 1-7 settembre 2021. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione, entra a gamba tesa nel dibattito su immunità di gregge e obbligo vaccinale.

"A fronte di un dibattito politico e di una comunicazione pubblica che rincorrono percentuali target di copertura vaccinale - dichiara Cartabellotta - è bene ricordare che oggi non esistono i presupposti epidemiologici per conquistare la cosiddetta immunità di gregge, in grado di proteggere i non vaccinati grazie a un'elevata percentuale di persone non più suscettibili al contagio, perché vaccinate o guarite". Infatti:

  • al momento nessun vaccino è approvato per i soggetti sotto i 12 anni compiuti: oltre 5,8 milioni di persone (9,9% della popolazione) tra cui il virus continua a circolare liberamente;
  • i vaccini anti covid-19 approvati non sono sterilizzanti, ovvero non conferiscono un'immunità totale contro il virus e anche chi è vaccinato ha una probabilità, seppure molto più bassa, di infettarsi e trasmettere il virus. Al momento in Italia l'efficacia del vaccino nei confronti dell'infezione si attesta intorno al 78%;
  • l'efficacia dei vaccini nei confronti dell'infezione inizia a ridursi dopo circa 6 mesi dalla conclusione del ciclo vaccinale, in particolare nelle fasce anagrafiche più giovani;
  • nei Paesi a basso reddito meno del 2% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino: questa disomogeneità nell'accesso ai vaccini contribuisce all'elevata circolazione del virus e all'emergenza di nuove varianti.

Tornando ai dati dell'ultimo monitoraggio, si evince che il 44,9% dei liguri tra 12 e 19 anni non ha ancora ricevuto alcuna dose di vaccino anti covid, meglio solo della Provincia autonoma di Bolzano e della Sicilia. La media italiana è del 36,8%. Dati negativi anche per gli over 50, con il 14,3% dei liguri, ovvero uno ogni sette in questa fascia d'età, ancora senza alcuna iniezione: in questo caso, la Liguria si conferma la sesta peggior regione italiana, con un miglioramento di solo mezzo punto rispetto alla settimana scorsa. La media del Paese si attesta all'11,6%.

La Liguria fa peggio della media italiana anche per popolazione vaccinata in rapporto ai residenti: almeno una dose di vaccino è stata ricevuta dal 72,4% della popolazione, un punto in più rispetto alla settimana scorsa, 73,2% italiano. Meglio vanno le cose per i cicli completati, che in Liguria riguardano il 66,4% dei residenti, due punti in più di sette giorni fa, contro il 65,9% della media nazionale.

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